Dal Governo nazionale, per il Sud, sono arrivate solo chiacchiere. Cosa fare per evitare che lo stesso Governo nazionale e il Nord scippino i fondi europei al Sud. La grande menzogna del prestito di 25 mila euro
Enzo Lionetti
Componente Direttivo Nazionale del Movimento 24 Agosto
per l’Equità Territoriale – Commissione Economia
La situazione è molto grave perché oggi il Parlamento europeo ha autorizzato i singoli Stati e quindi anche l’Italia a rimodulare tutti i fondi comunitari anche disponendo spostamenti da Regioni a Regioni. Per evitare che le Regioni del Nord possano togliere i fondi comunitari alle Regioni del Sud occorrono tre misure urgenti da parte dei presidenti di Regione e delle loro giunte.
1) Blindare i fondi comunitari residui che non sono stati impegnati in un unico fondo di bilancio regionale con destinazione agli aiuti economici per il Coronavirus.
2) Siglare fare un accordo con gli istituti di credito e la loro associazione ABI in ogni singola Regione per cofinanziare gli interventi previsti.
3) Impegnare tutte le risorse previste per opere pubbliche da completarsi indipendentemente dalle procedure di spesa.
Attiviamoci in tutte le Regioni meridionali per far prendere queste decisioni.
Intanto prendiamo atto che non c’è alcun intervento specifico per il Sud Italia. Il Governo mente sul Sud.
Neanche con i decreti d’urgenza riescono a fare qualcosa per il Sud.
La povertà aumenta.
Le attività commerciali chiuderanno per sempre, con tre-quattro mesi di stop imposto, anche senza una vera e propria pandemia.
Le attività turistiche abbandonate a sé stesse.
Le imprese manifatturiere avranno il deserto intorno a sé, con gravissimo e concreto rischio di chiusura definitiva.
Il prestito di 25.000 euro è una grande menzogna, perché la stragrande maggioranza delle partite IVA del Sud non ha fatturato 100.000 euro nel 2019, quindi l’intervento del Governo per i prestiti garantiti dallo Stato non avrà esito per le imprese del Sud.
Il Sud non campa di sola agricoltura!
Confindustria nazionale ha nominato il suo Presidente che è di Milano e ovviamente farà gli interessi del Nord, prima il Nord prima di tutto.
Il Piano per il Sud è bloccato!
Ora è venuto il momento di dire BASTA!
Si chiedono interventi immediati e specifici per il Sud.
Il Sud non campa di assistenza e mai si arrenderà.
Altrimenti troverete le persone davanti le Prefetture!
Sappiatelo.
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