Ricordate? Era il Dicembre dello scorso anno. E l’allora Ministro dell’Istruzione, il grillino Lorenzo Fioramonti, rassegnava le dimissioni. Ma poco prima di andarsene firmava un Decreto che non era proprio un atto di amore verso le università telematiche! Oggi la Ministra dell’Istruzione grillina fa i conti con la scuola a distanza…
Chissà se tutti ricordano cosa è successo alla fine dello scorso anno, quando l’allora Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca scientifica, Lorenzo Fioramonti, si è dimesso. Tutti a parlare bene di questo personaggio, che ha lasciato la poltrona del Governo Conte bis perché gli avevano negato i fondi (cosa che avrebbe dovuto fare il suo collega Ministro della Salute-Sanità, Roberto Speranza, visto quello che è successo due mesi dopo con la pandemia del Coronavirus: ma questa è un’altra storia). In realtà, il dimissionario Ministro Fioramonti, qualche giorno prima di dimettersi, ha firmato un provvedimento che vietava agli Atenei telematici di di istituire una serie di corsi di laurea.
Era – lo ricordiamo ancora una volta – il Dicembre dello scorso anno. Fioramonti lasciava il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca scientifica tra gli applausi, vietando alle università telematiche di istituire corsi di laurea in Scienze dell’educazione, Scienze e tecniche psicologiche, Servizio sociale e due corsi di laura magistrali in Psicologia e Scienze pedagogiche.
Non sono mancate le proteste. Anche perché, negli ultimi dieci anni, gli iscritti alle università telematiche sono passati da 20 mila circa a oltre 82 mila e i laureati da 2 mila a 13 mila.
Si può andare contro il progresso? Il Governo Conte bis ci ha provato. Poi che è successo? Poi, dopo le proteste crescenti, il 24 Febbraio, quando già c’era aria di Coronavirus, il Decreto Fioramonti è stato bloccato. E tutto è tornato come prima.
Perché stiamo ricordando tutto questo? Perché, adesso, la Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina – anche lei grillina come il suo predecessore – sta mettendo nel conto che il prossimo anno scolastico gli studenti potrebbero studiare a distanza, cioè a casa, davanti al computer. Ed è un’ipotesi tutt’altro che campata in aria, perché fino a quando non ci sarà una cura contro il Coronavirus sicura ed efficace gli assembramenti andranno evitati.
Cose che capitano ai grillini: i corsi universitari telematici in Scienze dell’educazione, Scienze e tecniche psicologiche, Servizio sociale e due corsi di laura magistrali in Psicologia e Scienze pedagogiche non andavano bene. Mentre tutta la scuola italiana, il prossimo anno, potrebbe funzionare solo telematicamente!
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