Anthony Fauci non è proprio l’ultimo arrivato, se è vero che è considerato il più grande esperto di malattie infettive degli Stati Uniti. Forse le sue previsioni meriterebbero una riflessione
Ricordate quando Boris Johnson, il premier del Regno Unito, è stato preso per matto in mezza Europa? Come abbiamo provato a illustrare in un nostro articolo, le sue parole non erano state comprese bene. Rifacendosi ai suoi esperti, Sir Patrick Vallance e il professor Chris Whitty – peraltro due scienziati molto noti – nei primi giorni del marzo scorso, il capo del Governo del Regno Unito ha avvertito i suoi concittadini che la battaglia contro il Coronavirus non sarebbe stata semplice e che sarebbe stata lunga e non senza un prezzo da pagare.
Johnson, alla fine, ha anticipato quello che sta succedendo in tutto il mondo. E’ stato preso per matto e per uomo privo di umanità da chi non ha nemmeno avvertito il bisogno di capire come stavano le cose e, soprattutto, cosa pensano gli scienziati anglosassoni del Coronavirus.
Non era, quella europea, una disinformazione disinteressata. Con la mente obnubilata dal denaro e dai demenziali profeti del liberismo economico, quelli che pensano di portarsi il denaro anche all’inferno (dove, peraltro, sono attesi con ansia, visto i danni che hanno arrecato a milioni di persone: dicono che non sanno ancora in quale girone li ‘ospiteranno’…), questi signori continuano a dire che a metà Aprile l’Europa sarà fuori dal pericolo, che l’economia ripartirà, che il PIL sarà salvato e che loro torneranno ad accumulare altro denaro (che si porteranno sempre all’Inferno, ovviamente).
Hanno ragione i liberisti dell’Europa dell’euro? Per una volta ci auguriamo che le loro parole vadano in cielo. Però non possiamo ignorare cosa dicono gli esperti: i veri esperti, però. Uno di questi è Anthony Fauci, considerato il più grande esperto di malattie infettive degli Stati Uniti.
Da fauci arriva una doccia fredda. In un nota dell’Agenzia Vista leggiamo che l’immunologo americano di aspetta un’altra epidemia in autunno. In pratica, una seconda ondata.
“In effetti – dice – anticipo che ciò potrebbe effettivamente accadere a causa del grado di trasmissibilità”, ha risposto Fauci quando un giornalista ha chiesto informazioni sulla potenziale riemergenza del virus “ma le cose saranno molto, molto diverse. La nostra capacità di uscirne e di essere in grado di testare, identificare, isolare e intercettare la catena di contagio, sarà molto migliore di quello che era solo un paio di mesi fa” (Fonte: The White House Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev).
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