Formazione: ora che è tutto chiuso per il Coronavirus spunta l’Albo e magari pure le assunzioni…

16 marzo 2020

Credeteci: non sappiamo come commentare l’ultima trovata della Regione siciliana, Dipartimento Formazione professionale, ovvero l’annuncio dell’avvio della procedura per l’aggiornamento dell’Albo e, magari, pure le assunzioni. Il tutto in piena emergenza Coronavirus, quando tutto il mondo è fermo… 

Formazione professionale in Sicilia: ora che è tutto fermo per il Coronavirus la Regione siciliana avvia la procedura per la conferma delle iscrizioni all’Albo e la priorità nelle assunzioni! Ma chi dovrebbe essere assunto e in quali corsi di formazione se tutto il mondo è fermo per la pandemia di Coronavirus e siamo tutti tappati in casa?

Come il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, e come il Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, che ancora non sembra abbiano capito i reali disastri prodotti all’Economia dal Coronavirus e sbandierano appena 25 miliardi di euro a fronte di danni per centinaia di miliardi di euro, il Dipartimento regionale della Formazione professionale della Regione invia un comunicato stampa surreale che noi non sappiamo come commentare:

“Per gli effetti della recente legge regionale che riforma il complesso sistema della formazione professionale, l’Assessorato all’Istruzione e alla Formazione professionale avvia da oggi la procedura per la conferma delle iscrizioni all’Albo della formazione professionale”.

Iscrizioni all’Albo? Con il ‘bordello’ che c’è per ora in giro?

Di più:

“Agli attuali iscritti, infatti, sebbene l’Albo debba considerarsi ad esaurimento, si applicheranno, fino al 2030, le tutele già in vigore, garantendo quindi la priorità assunzionale (ma dove l’hanno trovata ‘sta parola? ndr) per quanti regolarmente registrati e con anzianità risalente al 31-12-2008. Gli operatori sono in ogni caso obbligati a confermare la loro iscrizione ed il mancato riscontro sarà considerato equivalente a rinuncia, con perdita del diritto al reinserimento”.

In piena emergenza Coronavirus i disoccupati della Formazione professionale siciliana, che subiscono un ‘massacro’ sociale dal 2011, sono “in ogni caso obbligati a confermare la loro iscrizione” con la l’avvertimento che “il mancato riscontro sarà considerato equivalente a rinuncia, con perdita del diritto al reinserimento”?

Ma alla Regione siciliana dicono vero o scherzano?

“Gli interessati dovranno accedere al Sistema Albo Registro Formatori attraverso l’indirizzo sarf.formasicilia.it e procedere alla registrazione inserendo i propri dati anagrafici, indirizzo di posta elettronica e codice fiscale. Il sito web sarà attivo dalle ore 9.00 di lunedì 23 marzo e fino alle ore 24.00 di lunedì 20 aprile. Per il mantenimento dell’iscrizione all’Albo, scatterà poi l’obbligo di aggiornamento professionale, i cui criteri, tempi e modalità saranno successivamente comunicati dall’amministrazione, in coerenza con le previsioni della legge regionale di riforma del settore”.

E se chi verrà eventualmente escluso e vorrà presentare ricorso che farà se l’emergenza Coronairus non sarà terminata? Farà riaprire i Tribunali? O dovrà, poi, presentare due ricorsi, uno perché non ha potuto presentare ricorso e l’altro per presentare il ricorso?

“Anche in un momento di generale difficoltà, dovuta all’emergenza sanitaria in corso – si legge nel comunicato – il governo Musumeci intende dare attuazione alle previsioni della legge regionale, recentemente approvata, sulla tutela del personale della formazione professionale, appartenente all’Albo. Attraverso l’avviato processo di razionalizzazione dello stesso Albo, si intende infatti agevolare l’adozione delle misure di sostegno e di reinserimento lavorativo degli addetti, che, in atto, sono allo studio in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali”.

“In atto allo studio”? Ma non sono le misure già “allo studio” quando Luigi Di Maio era Ministro dello Sviluppo economico? E tutti questi signori “studiano” sempre in piena emergenza Coronavirus?

Ribadiamo: ‘sti governanti regionali e i burocrati che gli vanno dietro (o viceversa) dicono vero o scherzano?

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