Il Governo nazionale che, dal 2009 ad oggi, ha scippato alla sanità siciliana oltre 8 miliardi di euro (ringraziamo il Governo Prodi 2006-2008 e i parlamentari nazionali di quella legislatura: siciliani in testa). Ringraziamo – denuncia della Corte dei Conti – i Governi regionali siciliani che hanno utilizzato i fondi della sanità per pagare altro (compreso il Governo Musumeci)
Un caso serio di Coronavirus a Palermo mette a nudo la fragilità del sistema sanitario. “Le stanze di isolamento a pressione negativa di Malattie infettive sono già tutte esaurite”, scrive il quotidiano la Repubblica.
L’uomo che manifesta sintomi preoccupanti è un camionista di 55 anni visitato nella tenda-triage dell’ospedale ‘Cervello’ di Palermo.
“Appena giunto alla tenda pre-triage e identificato come caso sospetto – leggiamo sempre su la Repubblica – è stato eseguito il tampone risultato positivo nottetempo. Il medico dell’ambulanza ha chiesto di fare la Tac che ha evidenziato focolai polmonari. Il medico e il tecnico della Radiologia si sono bardati con i dispositivi di sicurezza per eseguire l’esame. Adesso la sala Tac è chiusa per disinfezione e riaprirà a breve”.
Il paziente dovrebbe essere trasferito a Caltagirone.
“Siamo appena all’inizio della situazione di emergenza legata all’epidemia e mancano presidi di sicurezza e soprattutto posti letto tanto che siamo già costretti a trasferire pazienti in altra provincia”, denuncia il portavoce regionale del sindacato dei medici Cimo, Giuseppe Bonsignore, sempre su la Repubblica.
La sanità di Palermo è già in affanno.
“Nella provincia di Palermo, infatti, sono già stati esauriti i posti letto nei reparti Malattie infettive a pressione negativa necessari per un isolamento assoluto”, leggiamo su La Sicilia.
A quanto pare, nella Sicilia occidentale mancano i posti letto per affrontare questa patologia. In tutta la parte occidentale della nostra Isola i posti letto a pressione negativa non arrivano nemmeno a 10. Mentre nella sola Catania se ne contano 34.
Domanda: ma il Governo regionale siciliano, da Febbraio ad oggi, cos’ha fatto?
L’assessore regionale alla Salute-Sanità, Ruggero Razza, replica che c’è un’unica rete siciliana per le Malattie infettive: ed è logico che i pazienti possano essere ricoverati in ogni parte della nostra Isola.
A noi la spiegazione non convince molto. Ci limitiamo a ricordare una battaglia politica che conduciamo da tempo: la ripetuta denuncia degli incredibili tagli subiti dalla sanità italiana in generale e dalla sanità siciliana in particolare.
Non vogliamo fare allarmismo, ma l’articolo scritto qualche giorno fa da Franco Calderone, del Movimento 24 Agosto per l’Equità Territoriale ci sembra che abbia ‘fotografato’ in modo esatto la situazione in Sicilia rispetto al rischio Coronavirus.
Noi invitiamo i Siciliani a riflettere su quello che hanno combinato i parlamentari nazionali eletti in Sicilia nella legislatura 2006-2008: quando il Governo nazionale di Romano Prodi ha deciso di togliere alla sanità pubblica siciliana 600 milioni di euro all’anno!
Questo taglio assurdo è in vigore dal 2009. Morale: dal 2009 ad oggi alla sanità pubblica siciliana sono stati tolti oltre 8 miliardi di euro!
Pensate un po’: i tagli alla sanità italiana nello stesso periodo sono stati pari a circa 37 miliardi di euro: ebbene, di questi, 8 miliardi di euro li hanno scippati alla sola sanità pubblica siciliana!
Ricordiamo anche la denuncia di giudici della Corte dei Conti nel settembre del 2016: i giudici contabili denunciavano il fatto che la politica siciliana di quegli anni toglieva soldi alla sanità pubblica siciliana per pagare spese con con la sanità non avevano nulla a che vedere!
Infine dobbiamo ricordare che negli ultimi due anni l’attuale Governo regionale ha ‘risparmiato’ 115 milioni di euro all’anno dalla sanità pubblica per pagare i mutui ai Comuni. Peccato che gli stessi Comuni siciliani che non hanno i soldi per le rate dei mutui paghino ogni anno una barca di soldi per i debiti fuori Bilancio!
Dopo di che, alla prima emergenza la sanità di Palermo è in affanno…
La nostra speranza è che i politici siciliani la smettano di tagliare fondi alla sanità pubblica della nostra Isola. Cominciando magari a potenziare la sanità pubblica siciliana!
Nella foto (tratta da Stretto Web) una tenda-triage
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