Unomattina e le offese ai Siciliani: perché Mattarella e Grasso tacciono?

20 gennaio 2016

Franco Busalacchi ha già presentato querela contro il giornalista, Carlo Panella, quello che ha offeso 5 milioni di siciliani nel silenzio assordante delle istituzioni. L’avvocato che si sta occupando del caso è Francesco Crescimanno. Chi vuole, può aderire. Resta da capire come il servizio pubblico della Rai non abbia ancora adottato provvedimenti contro i protagonisti di questa incredibile vicenda…


A volte la reazione a determinati episodi è più importante degli episodi stessi. Sintomatico e significativo è il silenzio che ha fatto seguito alle offensive dichiarazioni di tale Carlo Panella il quale commentando i fatti di Colonia, come vi abbiamo raccontato qua, ha equiparato gli immigrati assalitori delle donne tedesche ai siciliani che a suo dire in passato e forse ancora oggi adottano gli stessi comportamenti.
Mentre la reazione della gente comune e delle associazioni siciliane è stata ed è fortissima sui social network, le istituzioni di fronte a queste menzogna e a queste offese hanno taciuto e tacciono .
Anche il silenzio però parla e risalendo dal silenzio a chi se ne è avvalso si capiscono molte cose.
Cominciamo col silenzio delle istituzioni. Dal silenzio di Mattarella, Grasso e Alfano, i quali forse perché imbozzolate nei loro ruolo non hanno saputo o voluto trovare le parole giuste per difendere i propri corregionali..
Al contrario c’è chi, proprio in ragione dl suo ruolo di rappresentante di tutti i siciliani ha il dovere di parlare. Mi sto riferendo a Crocetta che sull’episodio ha preferito tacere. Il suo silenzio pesa, così come pesa il silenzio della Parlamento siciliano, dal suo presidente a scendere, così come pesa il silenzio degli Orlando e de Bianco, grandi sindaci paladini dell’identità siciliana.
Perché hanno taciuto? Quanti ci vogliono tutto il male possibile potranno dire che non hanno argomenti perché Panella ha detto la verità: i siciliani sono stupratori di massa.
Questo messaggio passerà in regioni e province del nord e la cosa è inaccettabile.
Anche il silenzio di chi c’era a quella trasmissione va interpretato. Prima di tutto il conduttore, che ha fatto finta di non capire, o di non sentire, o tutt’e due o più semplicemente ha condiviso. Oppure non è stato in grado per sua insipienza di gestire l’emergenza.
Sarebbe bastata una frase scherzosa ma ha taciuto, dando la sensazione che Panella dicesse una verità incontrovertibile.
Le sue scuse all’amico, Massimo Costa, di Siciliani liberi sono a mio modo vedere tardive e inefficaci.
Mi ha amareggiato assai il silenzio della signora siciliana, prsente alla trasmissione. Giulia Bongiorno è’ un abile avvocato, è un politico di destra, e probabilmente perché in quanto di destra imbevuta di una dottrina e di una cultura che predica la subalternità femminile.

Il silenzio degli ordini dei giornalisti, nazionale regionale, così solleciti nel difendere gli interessi e l’onorabilità della categoria, urla. Nessuno, a nessun livello ha sentito il bisogno di censurare l’ignavia del collega Timperi.
Per tutte queste riflessioni e per l ‘indignazione per l’offesa arrecata a me e a tutti i siciliani ho dato mandato all’avvocato Francesco Crescimanno di querelare il Panella chiedendone la condanna e cospicuo ristoro dei danni procurati all’immagine dei siciliani,da devolvere alla missione Speranza e carità di Biagio Conte.

Chiunque lo voglia,può, senza alcun onere, condividere e sottoscrivere la denunzia presso lo Studio Crescimanno, Via Dante 69, Palermo.

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