Ci sono dei momenti in cui bisogna lasciare parlare i fatti e, magari, le parole già pronunciate da altri
Scrive il giudice a proposito di alcuni personaggi coinvolti nell’inchiesta che riguarda il Comune di Palermo:
“Per gli indagati la corruzione è un vero e proprio habitus mentale che ne connota l’agire quotidiano. I pubblici ufficiali coinvolti hanno palesato in modo inequivoco la propria infedeltà agli apparati pubblici in cui si trovano incardinati, interpretando i rispettivi munera (Oneri pubblici) quali appetibili beni da mettere sul mercato onde conseguire continui vantaggi indebiti. Contestualmente, i costruttori e i professionisti coinvolti parrebbero pacificamente vedere nella corruzione un costo necessario dei rispettivi lavori, stabilmente preso in considerazione al fine di acquistare gli indebiti favori di pubblici ufficiali”.
E ancora: “Colpisce la naturalezza con cui i protagonisti addivengono a continui e reiterati accordi corruttivi… passaggio obbligato per il compiuto svolgimento delle rispettive attività professionali”.
Dichiarazione dei consiglieri comunali di Palermo Giulia Argiroffi, Ugo Forello, Fabrizio Ferrandelli e Cesare Mattaliano a proposito di uno degli indagati, l’architetto Mario Li Castri:
“Alla luce della gravità che sembra emergere, con particolare riferimento ad un sistema clientelare e corruttivo è assolutamente doverosa da parte nostra la richiesta, che avanzeremo ufficialmente nelle prossime ore, di sottoporre a revisione, verifica e ritiro gli atti che riportano la firma dei dirigenti coinvolti, compresi quelli che riguardano le nuove linee del Tram, il cui progetto andato a bando è stato redatto proprio dall’architetto Mario Li Castri, che ha anche presieduto la commissione di gara che ha individuato il soggetto vincitore dell’incarico pluri milionario”.
Carmelo Sardegna, coordinatore dei Verdi siciliani, a proposito delle nuove sette tratte di Tram di Palermo:
“Queste sette nuove tratte del Tram di Palermo interessano solo la cosiddetta ‘città-bene’. Le periferie della città sono quasi del tutto abbandonate, ci sono zone della città nelle quali i bus dell’AMAT passano quando capita, tra la disperazione di tanti cittadini; ci sono altre zone della città dove il servizio dell’AMAT è stato tolto. E cosa fa il Comune? Investe 450 milioni di euro nella ‘città-bene’, peraltro con un progetto devastante, che punta a distruggere via Libertà che, in parte – e questo è veramente assurdo! – verrebbe pure cementificata! Questi soldi potrebbero essere utilizzati in modo diverso, nell’interesse delle fasce deboli della città e a tutela degli equilibri ecologici di Palermo”.
Ancora Sardegna:
“La Bombardier parla apertamente come possibile fornitore di una gara che a Palermo deve ancora essere celebrata (COME POTETE LEGGERE QUI)…”. Il coordinatore dei Verdi della nostra Isola si riferiva a un articolo del Gennaio 2017, dove si anticipano eventi che, a quella data debbono ancora accadere.
Le tre domande sul Tram di Palermo posto all’amministrazione comunale di Leoluca Orlando dai consiglieri comunali Giulia Argiroffi e Ugo Forello:
Prima domanda:
“Considerato che il bando doveva individuare con il concorso di idee quale soluzione scegliere, come sia possibile che la soluzione poi presentata e scelta sembri coincidere con quanto annunciato dalla Bombardier?”.
Seconda domanda:
“Considerato che tale sistema era sperimentale ed ancora non conosciuto come potevano i progettisti conoscere le caratteristiche tecniche?”.
Terza domanda:
“In che modo, anche alla luce delle dichiarazioni rilasciate l’11/01/2017, lo studio di fattibilità presentato a base del bando di gara rispetti il divieto previsto nella Direttiva 2014/24/UE del Parlamento Europeo e
del Consiglio sugli appalti pubblici già trasposta nel D.lgs 50/2016 che prevede all’art. 42, che ‘le specifiche tecniche non possono menzionare una fabbricazione o provenienza determinata o un procedimento particolare caratteristico dei prodotti o dei servizi forniti da un operatore economico specifico, né far riferimento a un marchio, a un brevetto o a un tipo, a un’origine o a una produzione specifica che avrebbero come effetto di favorire o eliminare talune imprese o taluni prodotti”, previsione che è stata
trasposta all’art’68 comma 6 del D.lgs 50/2016″.
Noi crediamo che non ci sia altro da aggiungere.
AVVISO AI NOSTRI LETTORI
Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.-La redazione
Effettua una donazione con paypal