Una tempesta di navi cariche di grano in Sicilia e in Puglia. Olio d’oliva tunisino. Pomodoro cinese. E la lista di prodotti agricoli esteri si allunga con ortaggi e frutta. Le domande: che cosa ci fanno mangiare? cosa portiamo sulle nostre tavole? i consumatori vengono informati? cosa possiamo fare per difenderci? Intanto il prezzo del grano siciliano è di nuovo basso!
Le notizie sono due. La prima notizie è che, delle cinque navi di grano duro attese in Sicilia da una decina di giorni, ne sono arrivate due (forse tre, perché, a parte la nave carica di grano arrivata ieri nel porto di Pozzallo, a Catania non è chiaro quello che è avvenuto). La seconda notizia è che il prezzo del grano duro siciliano, dopo un lenta risalita è di nuovo in picchiata. Ieri, al telefono, alcuni agricoltori della nostra Isola ci hanno raccontato che si sono rifiutati di vendere il proprio grano. Motivo: erano disposti a pagarlo a 23 euro al quintale.
“Qualcuno – ci ha raccontato un agricoltore – mi ha detto che, giusto perché ci conosciamo da tanti anni, sarebbe arrivato a pagare il mio grano duro 23 euro e 50. Gli ho chiesto perché il prezzo è tornato così basso. Mi ha detto: i molini hanno a disposizione il grano estero a 24 euro al quintale: grano che contiene più proteine del grano duro siciliano. Di grano estero, in questo momento, la Sicilia è piena. Quanto dovrei pagarlo il tuo grano?”.
Ecco il motivo per il quale le navi di grano estero sono tornate a invadere la Sicilia e la Puglia: perché il prezzo del grano del Sud Italia è in aumento! Facendo arrivare le navi di grano estero a 24 euro al quintale (mentre in Puglia il prezzo del grano locale era arrivato a 27 euro al quintale), automaticamente il prezzo del grano del Sud Italia si abbassa!
Il problema è che ne va di mezzo la qualità del grano che, sotto forma di farine, semole, pasta, pane, pizze arriva sulle tavole degli italiani e – per quello che ci riguarda direttamente – dei siciliani.
L’assessore regionale dell’Agricoltura, Edy Bandiera, dice che si stanno effettuando i controlli sul grano che è arrivato ieri nel porto di Pozzallo. Ora, a parte che non ha detto nulla sul grano che è arrivato nel porto di Catania (i controlli sono stati effettuati?), ci piacerebbe capire: il grano che è arrivato ieri a Pozzallo raggiungerà i molini siciliani prima o dopo l’esito dei controlli?
E poi – diciamolo con chiarezza – chi è che sta effettuando questi controlli? Qualche giorno fa gli esponenti del Movimento politico I Siciliani verso la Costituente, oltre a rivolgersi alla Magistratura, hanno detto a chiare lettere che i controlli, in Sicilia, non danno alcuna rassicurazione:
Né ci convince il ricorso alle analisi eventualmente effettuate dall’Istituto Zooprofilattico della Sicilia, ente che fa capo al Ministero della salute e alla Regione siciliana! Le analisi sulla qualità del grano e, in generale, su tutti i prodotti agricoli che arrivano in Sicilia debbono essere effettuate da organismi indipendenti!
Questo è lo scenario in Sicilia. E in questo scenario, tra grano estero (in buona parte canadese), olio d’oliva tunisino, pomodoro cinese e via continuando noi ci dobbiamo chiedere: che cosa ci fanno mangiare? E come difenderci? A quest’ultima domanda proveremo a rispondere in un articolo a parte.
Ora, quello che possiamo dire, è che una cosa molto giusta e centrata è stata detta dall’on. Salvatore Grillo Morassutti – esponente sempre del Movimento I Siciliani verso la Costituente:
“Torno ad invitare l’assessore a rendere noti gli acquirenti di questo gran che arriva in Sicilia con le navi, in maniera da non confondere il dubbio grano giunto a Catania con il sano grano dei nostri produttori”.
Il punto è proprio questo: è arrivato il momento di conoscere i nomi di chi acquista e utilizza il grano estero.
AVVISO AI NOSTRI LETTORI
Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.-La redazione
Effettua una donazione con paypal