Ieri negli uffici del TAR Sicilia di Palermo è stata tentata una mediazione tra Comune e commercianti. A nostro avviso c’è poco da mediare. A nostro avviso la ZTL notturna entrerà in vigore e i commercianti perderanno la loro battaglia. Ma quella del Comune, sotto il profilo dei risultati, non sarà una vittoria. Anzi
Il nostro non è pessimismo: è analisi della realtà. E siccome riteniamo di conoscere un po’ Palermo e i suo protagonisti azzardiamo una previsione: a nostro avviso, nelle scontro che, sulla ZTL notturna di Palermo vede contrapposti l’amministrazione comunale di Leoluca Orlando e i commercianti rappresentati da Confcommercio vincerà la prima. Certo, i giudici del TAR Sicilia (Tribunale Amministrativo Regionale) troveranno il modo per addolcire la ‘pillola’: ma alla fine, nella sostanza, daranno ragione al Comune di Palermo.
Perché pensiamo questo? Perché il Comune ha bisogno di questo provvedimento, così come ha bisogno di tutti gli artifizi che ha messo in piedi e che continua a mettere in piedi per cercare di ‘alleggerire’ le tasche dei cittadini.
Lo schema è il seguente: l’Unione europea dell’euro impone politiche di austerità all’Italia; il Governo italiano taglia risorse finanziarie alle Regioni e ai Comuni (le Province, per come le avevamo conosciute prima del disastroso Governo regionale di Rosario Crocetta, non ci sono più: ormai tirano a campare); e i Comuni aumentano la pressione fiscale locale.
A Palermo c’è un problema in più: c’è una ‘macchina’ amministrativa elefantiaca, autoreferenziale, che ormai solo in minima parte eroga servizi ai cittadini. Una struttura che, tra uffici comunali e società partecipate dal Comune, annovera circa 20 mila dipendenti.
Basta andare a studiare il Bilancio del Comune di Palermo per appurare che la stragrande maggioranza delle risorse finanziarie vola via per pagare un esercito di dipendenti.
A questa follia clientelare si sono aggiunti i 15 Km di Tram che, ogni anno, costano una barca di soldi.
Da qui l’attività del Comune di Palermo sempre alla ricerca di fondi per tenere in piedi questo sistema finanziariamente ‘entropico’…
Da quello che abbiamo capito di questa Zona a Traffico Limitato (ZTL) notturna, gli attuali amministratori del Comune di Palermo pensano che ogni persona (si tratta per lo più di ragazzi) che si recherà la sera nel Centro storico della città (soprattutto il venerdì sera e il sabato sera) per prendere parte alla cosiddetta Movida pagherà un obolo di 5 euro.
I commercianti che operano nel Centro storico – a nostro avviso giustamente – pensano che non sarà così: pensano che i ragazzi si terranno lontani dal Centro storico notturno a pagamento. Pensano, in parole semplici, che la ZTL notturna ridurrà drasticamente il volume di affari.
In questa storia non possiamo non segnalare un paio di contraddizioni.
La prima contraddizione sta nell’errata idea di rilancio del Centro storico di Palermo. Di fatto, questa parte della città è stata trasformata in un’isola gastronomica. C’è stata una proliferazione di piccoli esercizi commerciali che hanno dato vita alla cosiddetta Movida.
Ma la Movida di Palermo, per come è nata, è caotica e irrazionale e rende la vita quasi impossibile a tanti abitanti del Centro storico.
La verità è che il Comune di Palermo è gestito male. Ha fatto scomparire il mercato storico della Vucciria che, di fatto,è stato sostituito da un Centro commerciale: e questo dà già la misura dell’incultura delle classi dirigenti della città.
La proliferazione degli esercizi commerciali è stata notevole: e il Comune ha così aumentato le proprie entrate. Ma adesso ha bisogno di soldi e vorrebbe monetizzare la Movida.
Ma introdurre un obolo per partecipare alla Movida potrebbe significare la fine della stessa Movida.
E questa è la prima contraddizione.
C’è, poi, una seconda contraddizione.
Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, è un democristiano che è cresciuto nel ‘formaggio’ della spesa pubblica. Grazie alla spesa pubblica a ruota libera i democristiani mantenevano il consenso. I già citati 20 mila dipendenti del Comune di Palermo sono un retaggio della vecchia scuola democristiana.
Ma adesso, per mantenere in piedi la ‘macchina’, non avendo più risorse dallo Stato e dalla Regione, il sindaco Orlando vorrebbe continuare a togliere risorse dalle tasche di quei cittadini ai quali chiede il consenso.
E questa è la seconda contraddizione: non si possono penalizzare i cittadini e poi chiedere loro il consenso!
Detto questo, alla fine – lo ribadiamo – vincerà il Comune. La ZTL notturna verrà introdotta, ma a nostro avviso le attività commerciali nel Centro storico della città subiranno un duro colpo.
Per il Comune di Palermo sarà un’illusione: ma è un’illusione alla quale non rinuncerà.
Foto tratta da BlogSicilia
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