Bloccare o tassare i prodotti agricoli che arrivano dall’estero? Sì. Anche Clinton mise i dazi sulla pasta!

22 gennaio 2020

Margherita Tomasello, che per anni ha portato avanti un pastificio, ci invita a non restare impressionati dai dazi doganali del repubblicano Trump, perché anche il democratico Clinton li ha utilizzati. E in Sicilia? Bene la proposta di Ignazio Corrao: sì al blocco dei prodotti agricoli che arrivano nella nostra Isola, soprattutto per quelli non conformi ai nostri parametri 

di Margherita Tomasello

Ritengo che la proposta dell’eurodeputato Ignazio Corrao di bloccare le importazioni in Sicilia di prodotti agricoli esteri, soprattutto nel momento di formazione dei prezzi, non sia così peregrina come sembra, anche perché in un mondo che va verso la chiusura e, certamente, non verso aperture di mercato significative, bisognerebbe quanto meno tutelarsi e tutelare i prodotti.

Però non molti sanno che, già nel 1994, il Buon Presidente degli Stati Uniti Clinton (quindi di sinistra) decise di mettere una bella tassa sulle importazioni di pasta proveniente dall’Italia e dalla Turchia, primi esportatori di pasta dura negli Stati Uniti. Il nome della tassa era e continua ad essere “countervailing”, ossia un dazio compensativo per combattere la concorrenza sleale fatta dai Paesi esportatori.

Quindi dal 1994 gli USA lavorano per garantire le proprie industrie di trasformazione a scapito delle importazioni. E’ incredibile pensare che, quello che sta facendo Trump (quindi la destra), non è altro che allargare il tutto in altri settori produttivi. Beh, in questo gli americani hanno un solo credo, da destra a sinistra, ossia la tutela del proprio Paese.

E l’Italia e l’Europa? Noi siamo quelli aperti al mondo, oggi anche alle carni di maiale cinesi con tutti i guai che stiamo avendo in termine di salute.

Allora cosa fare?

Essere una volta per tutte con il popolo e non con le organizzazioni lobbistiche di industria o commercio per fare i veri interessi del nostro Paese e per tutelare la salute dei cittadini?

Bloccare o tassare i prodotti provenienti dall’estero, soprattutto se non conformi con i nostri parametri?

Aiutare concretamente i nostri agricoltori con incentivi che sviluppano il loro settore, rendendoli liberi ed autonomi nel poter vendere la propria merce bandendo una volta per tutte il passaggio di commercianti che grava sui consumatori?

Non è una cosa particolarmente difficile: è solo questione di buona volontà e certamente una soluzione lungimirante. Oggi il mercato richiede qualità ed attenzione nei prodotti alimentari, qualsiasi essi siano.

Certo è che le vendite di pasta industriale sono calate, anche nei periodi promozionali, favorendo le paste di nicchia che sono più attente alle richieste dei consumatori. Questo evidenzia il fatto che la ricerca di grani siciliani, antichi e comunque di qualità, vengono sempre più richiesti da un pubblico che finalmente non guarda più il prezzo della pasta, ma pretende una sana ed attenta ricerca sul prodotto.

Con la vita frenetica che oggi sempre più si vive sono cambiati i consumi alimentari e, soprattutto, anche la pasta, che un tempo regnava nelle tavole ogni giorno, diminuisce sempre di più lasciando lo spazio solo nei week end. Allora a maggior ragione, se devo mangiare pasta, la devo mangiare come dico io e come pretendo.

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