Non è la politica che sta facendo luce sulla mafia dei Nebrodi, ma la magistratura e le forze dell’ordine

15 gennaio 2020

In questa vicenda, ancora una volta, magistratura e forze dell’ordine stanno facendo quello che la politica – il Governo, il Parlamento e i partiti – non fa. Non per contraddire l’europarlamentare Ignazio Corrao, ma non possiamo non ricordargli che il Movimento del quale fa parte governa l’Italia dal Giugno del 2018  

A proposito dell’inchiesta della magistratura, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza leggiamo il seguente comunicato dell’europarlamentare del Movimento 5 Stelle eletto in Sicilia, Ignazio Corrao:

“Siamo di fronte alla più grande operazione mai realizzata contro i clan mafiosi dei Nebrodi. Per anni l’Unione europea ha di fatto versato 10 milioni di euro di contributi per l’agricoltura nelle tasche dei boss siciliani dei Nebrodi senza che nessuno abbia mosso un dito”.

“E’ inquietante come in tutti questi anni – spiega Corrao – i soldi europei della PAC abbiano alimentato nel silenzio le attività criminali delle famiglie malavitose nebroidee o anche dei condannati per omicidio. E poi dell’organizzazione farebbero parte i classici insospettabili, fino alle menti più raffinate, ovvero le ‘intelligenze’ dei funzionari AGEA, dei centri di assistenza agricola, che hanno oliato il sistema avendo le chiavi di accesso al sistema informatico. E di mezzo ci sarebbe pure un notaio, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, che avrebbe fatto falsi atti per far risultare acquisiti per usucapione una serie di terreni la cui titolarità serviva alle famiglie mafiose per chiedere i contributi Ue”.

“Ho chiesto dunque alla Commissione – prosegue l’europarlamentare – come intende affrontare una questione che è innegabilmente europea, ma gestita in ambito UE con superficialità e probabilmente scarsa competenza. Basti pensare che negli altri Paesi membri non si è in grado neanche di riconoscere e affrontare il problema mafia, figuriamoci la sua declinazione più moderna, dinamica, sommersa e inafferrabile che è la mafia della PAC”.

“Per questo – conclude l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle – ho proposto alla Commissione di inaugurare una nuova e rivoluzionaria stagione di collaborazione tra le istituzioni europee e i protagonisti della lotta ai mafiosi della Pac in Italia, attraverso audizioni e task force per la stesura di una strategia comune di lotta alla mafia rurale, a partire dal lavoro apripista di Giuseppe Antoci”.

Ci permettiamo di ricordare all’europarlamentare Corrao che l’AGEA è un’Agenzia statale per l’erogazione dei fondi in agricoltura che ricade sotto il controllo del Governo nazionale.

Dal Giugno del 2018 il soggetto politico al quale fa capo Corrao – il Movimento 5 Stelle – è al Governo dell’Italia.

Se due più due fa ancora quattro, l’attuale Governo nazionale – sostenuto anche la Movimento 5 Stelle – su questa vicenda non sta facendo proprio una bellissima figura, dal momento che a scoperchiare questo ennesimo pentolone di malaffare non è stata la politica ma, come già accennato, la magistratura, i Carabinieri e la Guardia di Finanza.

Foto tratta da Stretto Web      

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