Palermo, 5 Gennaio, ore 19,50, Tram Notarbartolo-Borgo Nuovo quasi vuoto. Una città senza speranza

E’ normale pagare un Tram che costa ogni anno una barca di soldi alla comunità di Palermo per poi vederlo procedere quasi vuoto? Però le tasse e le imposte a carico dei cittadini aumentano, aumentano, aumentano… E il Comune di Palermo vuole realizzare altre sette nuove tratte di Tram… E il TAR Sicilia che non i pronuncia sul ricorso… 

Palermo, 5 gennaio 2000, ore 19 e 50 circa. Siamo in automobile fermi al semaforo di Piazza Ottavio Ziino. L’attesa è breve: poco meno di un minuto. La scena che appare ai nostri occhi fa riflettere. Sul Tram che, dalla stazione Notarbartolo va verso Borgo Nuovo, si contano tre, forse quattro passeggeri. In pratica, procede quasi vuoto.

Pensiamo ai soldi che l’AMAT – l’Azienda per il trasporto delle persone che fa capo al Comune di Palermo – ogni anno paga per la manutenzione del Tram: 7-8-10 milioni di euro.

Pensiamo alla ZTL notturna nel Centro storico.

Pensiamo al raddoppio del costo per recarsi a nuotare nella piscina comunale.

Pensiamo agli autovelox piazzati in città.

Pensiamo a tutte le tasse e le imposte che il Comune di Palermo fa pagare ai cittadini.

Dopo di che ripensiamo al Tram quasi vuoto che, dalla stazione Notarbartolo, si dirige verso Borgo Nuovo…

Pensiamo alle sette nuove tratte di Tram: ma se le attuali tratte sono in perdita per quale motivo le nuove tratte dovrebbero far guadagnare quattrini all’AMAT?

Pensiamo che con la metà dei soldi previsti per realizzare le altre tratte di Tram – come ha spiegato Carmelo Sardegna, coordinatore dei Verdi siciliani – si potrebbero acquistare i bus elettrici – già presenti in tante città civili – che consentirebbero a tutti i cittadini, compresi gli abitanti delle periferie, oggi abbandonati, di usufruire di un servizio di trasporto. 

Pensiamo alle tre tremende domande sul Tram poste in un’interrogazione all’amministrazione comunale di Palermo dai consiglieri comunali Giulia Argiroffi e Ugo Forello. 

Pensiamo ai giudici del TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) Sicilia che, a sei mesi dall’invito dei giudici del CGA a pronunciarsi sul merito di un ricorso che riguarda il Tram, prendono ancora tempo.

Pensiamo a tutte le cose che abbiamo raccontato sul Tram di Palermo.

Pensiamo alle elezioni comunali di Palermo del Giugno 2016, con lo spoglio delle schede durato un mese.

Mettendo insieme tutti questi pensieri arriviamo alla conclusione che Palermo è una città senza speranza.

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