Di fatto, Comune e AMAT debbono avere i ‘cani attaccati’, altrimenti non avrebbero inserito nel budget gli introiti di una contestatissima ZTL ‘pirandelliana’ sulla quale, se verrà istituita, si abbateranno una pioggia di ricorsi amministrativi. E’ evidente che i ‘capi’ del Comune sono convinti che la magistratura amministrativa gli darà ragione. I ‘numeri’ di un’Azienda comunale piana di ‘buchi’ di bilancio che, come racconta Nadia Spallitta, annuncia nuove assunzioni e appalta all’esterno alcuni servizi. Tanto pagano i cittadini con le tasse comunali…
L’Amat – l società del Comune di Palermo che gestisce il trasporto pubblico dei passeggeri – cioè gli autobus e, da qualche settimana, le tre linee di Tram, perde circa 8 milioni di Euro all’anno, ma continua ad affidare a soggetti esterni alcuni servizi e annuncia 100 nuove assunzioni. Con quali soldi, si chiede la vice presidente vicaria del Consiglio comunale, Nadia Spallitta, esponente del PD.
Forse dalle ZTL ‘pirandelliane’ che la Giunta comunale di Leoluca Orlando intende istituire, sulla scorta di un voto del Consiglio comunale molto contestato? E, soprattutto, sulla scorta dei risorsi che si abbatteranno sul Comune se le mega ZTL verranno istituite?
Non si placano, insomma, le polemiche non tanto sul Tram, quanto sui mezzi finanziari che il Comune intende reperire per far funzionare il Tram e per tenere in piedi l’AMAT.
“L’AMAT – scrive in un comunicato Nadia Spallitta – perde sette milioni di euro l’anno, ma continua ad appaltare all’esterno e adesso vuole pure fare nuove assunzioni. Viene presentato alla terza commissione consiliare (del Comune di Palermo, ovviamente ndr) il budget (dunque la previsione di spesa) dell’AMAT per il 2016. Il documento si apre con una dichiarazione di perdita d’esercizio stimata in circa 6,9 milioni di euro: l’azienda partecipata apre dunque l’anno in condizioni di dissesto. Inverosimilmente, tuttavia, si legge poco più avanti, che la stessa azienda, nonostante le perdite strutturali, intende procedere, quest’anno, all’assunzione di 100 autisti. Con quali risorse? Forse con le entrate derivanti dalle ZTL? Va sottolineato inoltre che budget prevede un costo di produzione pari a circa 95 milioni di Euro, di cui circa 66 di spesa per il personale e circa 10 per esternalizzazione dei servizi”.
“Il budget – prosegue la vice presidente vicaria del Consiglio comunale – in qualche modo spiega come verranno utilizzate le entrate derivanti dalle ZTL, chiarendo che, solo grazie a queste entrate, si potrà raggiungere l’equilibrio di bilancio. Sostanzialmente, e a mio avviso in modo illegittimo, la tassa delle Zone a Traffico Limitato serve a coprire le perdite di un’azienda inefficiente. Appare singolare che nelle 120 pagine di budget non venga mai trattata la ‘vicenda Tram’ e che non esista alcuna previsione relativa ad eventuali entrate e costi collegati al sistema tranviario. Circostanza che rende incomprensibile questo provvedimento, approvato da una Giunta che evidentemente non si è accorta della sua incompletezza e contraddittorietà. Quindi l’AMAT gestisce il Tram e tuttavia non indica alcuna previsione”.
In effetti, prevedere le entrate delle ZTL è operazione un po’ avventurosa. Ricordiamo che le ZTL, per definizione, sono aree delle città nelle quali il traffico automobilistico viene quasi interdetto per limitare l’inquinamento. Quasi interdetto significa che, chi vuole entrare, paga una cifra esosa. Cosa, questa, che scoraggia gli automobilisti. Giunta e Consiglio comunale (quest’ultimo a maggioranza) hanno approvato una delibera che istituisce una mega ZTL a 100 Euro all’anno ad automobile. Dunque una ZTL istituita non per limitare il traffico delle automobili, ma per fare ‘cassa’ facendo entrare gli automobilisti nella mega ZTL. Il tutto per pagare i costi di un Tram che non sembra economicamente sostenibile.
Di fatto, il Comune di Palermo vorrebbe istituire una tassa di circolazione aggiuntiva che nulla avrebbe a che vedere con i provvedimenti per contenere l’inquinamento. Da qui la pioggia di ricorsi amministrativi.
“Ancora il budget – prosegue Nadia Spallitta – prevede per il 2016 novanta corse per gli autobus. Se l’azienda prevede stanziamenti per quel numero di linee, non è ben chiaro allora chi e in quale sede, e in virtù di quali analisi del territorio e della mobilità, decida di tagliare le corse, modificando le previsioni dell’AMAT che indicano un percorso di 341 chilometri con 90 linee. In altri termini, ritengo che siano da ritenere illegittimi i provvedimenti che hanno tagliato numerose linee in quanto non previsti nel Pgtu e nel budget aziendale 2016. Del resto, i disastrosi effetti di scelte non supportate da un’analisi tecnica e dal sistema della mobilità cittadina sono sotto gli occhi di tutti. Si pensi agli studenti che impiegano ore per arrivare a scuola”.
Il riferimento è alle scelte dell’AMAT – assunte, si suppone, di concerto con l’Amministrazione comunale guidata da Orlando – che, per far partire il Tram, di fatto, ha tagliato alcune linee, penalizzando le periferie (e non certo il centro città, quasi che a pagare il conto debbano essere i ceti più deboli della città).
“Un’altra anomalia, che emerge dal budget – sottolinea sempre l’esponente del PD – riguarda l’esternalizzazione di servizi che potrebbe essere svolti all’interno o tramite le altre partecipate. Così si scopre che la semplice manutenzione degli autobus, appaltata all’esterno, costa complessivamente 2 milioni di Euro. O, ancora, che la vendita dei biglietti viene gestita da un operatore esterno (promoter) per 470 mila Euro. La rimozione mezzi costa 300 mila euro. Le utenze sono fuori controllo: per luce, acqua e telefono l’AMAT costa oltre 600 mila Euro l’anno. Un’altra incongruenza è legata agli investimenti: l’azienda ipotizza investimenti per 30 milioni (ad esempio: acquisto di 76 nuovi automezzi per un valore di 21,6 milioni) e tuttavia non ha ancora individuato circa 6 milioni di Euro indispensabili per realizzare questo piano di investimenti. Infine il budget si occupa del car e bike sharing che al momento registrano una perdita”.
“Infine – dice sempre Nadia Spallitta – non può sottacersi che nonostante le pedonalizzazioni, che avrebbero dovuto incentivare l’uso del mezzo pubblico, o i proclami per lo sviluppo della mobilità pubblica, si registra una riduzione del 20% nella vendita di biglietti e abbonamenti. Circostanza che non ha solo valore economico in termini di minori ricavi, ma anche sociale, per il minore utilizzo di questi mezzi. Sostanzialmente, negli ultimi due anni il 20% dei cittadini ha utilizzato meno il mezzo pubblico, probabilmente per non dovere affrontare i disagi e i disservizi dell’AMAT”.
“Di fronte a tutto questo stato di cose – conclude la vice presidente del Consiglio comunale – una buona Amministrazione avrebbe dovuto rivedere gli organi di amministrazione e i vertici aziendali, modificando così il quadro dirigenziale. Invece la Giunta Orlando ha preferito tassare ulteriormente i cittadini e fare pagare agli stessi l’assenza di capacità imprenditoriale e di buon governo, coprendo con nuove imposizioni fiscali i buchi dell’AMAT, che non rispetta i principi di economicità ed efficienza, della spesa e soprattutto continua a derogare servizi inadeguati alle esigenze cittadine”.
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