Fa bene il consigliere comunale di Palermo del Movimento 5 Stelle, Antonino Randazzo, a smontare, una per una, con la forza dei ‘numeri’ veri forniti dall’Ispra, i dati e le scuse tirate fuori dal sindaco Leoluca Orlando per giustificare una gestione dei rifiuti che definire disastrosa è poco. La raccolta differenziata fallita
Ma cosa racconta il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, sulla raccolta dei rifiuti in città? Il capoluogo della Sicilia è immerso nell’immondizia e la situazione migliora?
Certo che, a Palermo, con la politica di Palermo, con il centrosinistra (allargato ai renziani, ai seguaci di Totò Cardinale e ai residui bellici degli alfaniani) che governa Palermo c’è da ridere.
Dire che a Palermo la situazione, in materia di gestione dei rifiuti migliori è incredibile! Ma come lo leggono, gli attuali amministratori comunali, il rapporto dell’Ispra, l’Istituto per la Protezione e la Ricerca Ambientale?
La città china i munnizza, la discarica di Bellolampo chiusa e la situazione migliora? Questa volta dobbiamo dare ragione ai grillini, che a Palermo si vanno svegliando. Dice il consigliere comunale Antonio Randazzo:
“Il rapporto Ispra sulla raccolta differenziata ha confermato la incapacità di questa amministrazione nella gestione dei rifiuti urbani. È imbarazzante notare e leggere che, di fronte a numeri semplici e chiari, nella giornata di ieri il Sindaco Leoluca Orlando con un comunicato stampa diffuso nel sito istituzionale del Comune ha dichiarato che dai dati Ispra si conferma ‘un miglioramento e l’aumento della raccolta differenziata (+3%)’ quando invece dai numeri ufficiali diffusi dall’Istituto si evince che la raccolta differenziata è peggiorata passando dal 13% del 2017 al 10% del 2018”.
In verità, non c’è bisogno dell’Ispra per capire che la raccolta differenziata dei rifiuti a Palermo è un delirio!
“Inoltre – prosegue Randazzo – non è neanche corretto affermare che ‘ogni cittadino palermitano produce circa 100 Kg di rifiuti all’anno in più rispetto alla media nazionale’ in quanto sempre dai dati Ispra emerge una differenza pro capite di 53 kg rispetto alla media nazionale e comunque una produzione in media con quelle della città con oltre 200.000 abitanti”.
La tesi del Comune di Palermo è sempre la solita: i cittadini di Palermo sono sporchi e l’amministrazione comunale non ha colpe. Ora scopriamo anche che i palermitani fanno assai muddriche, cioè sporcano di più perché consumano di più…
La verità è che i sindaco Orlando e compagni non sanno più cosa inventarsi per giustificare la propria inadeguatezza.
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