Eh già, perché di questa storia emblematica di una ‘certa Palermo’ si occupò “L’Inchiesta Sicilia”, un quindicinale un po’ fuori dall’ordinario che raccontò Palermo e la Sicilia alla fine degli anni ’90 del secolo passato. Anche allora, come oggi, le sorelle Pilliu erano state lasciate sole. E anche allora, come oggi, il Comune di Palermo non era molto presente
Un servizio del Le Iene andato in onda ieri sera ha puntato i riflettori sull’incredibile storia delle sorelle Rosa e Savina Pilliu. Si tratta di un vicenda – ribadiamo: incredibile – iniziata negli anni ’80 del secolo passato quando a Palermo, in Piazza Leoni, ‘qualcuno’ decide che in un’area nella quale sorgevano piccole abitazioni avrebbe dovuto vedere la luce un palazzo di nove piani. E’ una storia di mafia della quale chi scrive si è occupato, insieme con altri colleghi, in anni ormai lontani: tra il 1997 e il 1998.
Allora eravamo più giovani e con un gruppo di amici e colleghi avevamo dato vita a un quindicinale: L’Inchiesta Sicilia. Ricordo alcuni dei protagonisti di quella che è stata un’avventura bellissima, ma faticosissima. Ricordiamo Valentina Errante, Patrizia Romano, Tiziana Lo Porto, Gioacchino Zimmerhofer, un bravissimo Di Giovanni del quale non ricordiamo il nome (magari ci telefona e lo aggiungiamo), Riccardo Gueci, Giuseppe Francese (sia Riccardo, sia Giuseppe oggi non ci sono più) e altri ancora in cui nomi, in questo momento, non riusciamo a ricordare. Le pagine culturali le curava Totò Lo Bue, che coinvolse gli scrittori Paolo Messina e Lucio Zinna.
E, naturalmente, c’era chi scrive, che di questo periodico era il direttore.
Perché abbiamo ricordato i nomi dei principali protagonisti de L’Inchiesta Sicilia? Perché l’inchiesta sulla vicenda delle sorelle Pilliu è stata gestita in modo corale da tutta la redazione (la cosa succedeva spesso, perché quando ci occupavamo di una storia ‘intricata’, a seguirla eravamo un po’ tutti).
Era una storia che avevamo preso molto a cuore, quella delle sorelle Pilliu. Eravamo rimasti colpiti, soprattutto, dalla solitudine di queste due donne battagliere: donne coraggiosissime che, di fatto, avevano sfidato i mafiosi nella “Città cannibale”.
La storia la racconta benissimo il servizio de Le Iene. Noi la sintetizziamo. A un certo punto, come già ricordato, ‘qualcuno’ decide che in quest’area di Palermo doveva sorgere un palazzo di nove piani. Alcuni proprietari delle vecchie case cedono, la sorelle Pilliu non cedono. E li comincia la loro battaglia che arriva fino ai nostri giorni.
Il servizio de Le Iene racconta tutta la storia, anche gli sviluppi degli ultimi anni. Noi, tra il 1997 e il 1998 (chi scrive ricorda benissimo un Santo Natale durante il quale ci siamo scambiati gli auguri con le sorelle Pilliu), siamo arrivati quando era in corso la battaglia tra chi aveva già costruito il palazzo a nove piani e le sorelle Pilliu che si rifiutavano di vendere le abitazioni che sono ancora in piedi e che reclamavano i propri diritti.
La Palermo di allora era un po’ diversa dalla Palermo di oggi. E’ vero, dopo le stragi del 1992, si andava affermando una nuova coscienza. Ma certi ambienti della ‘Vecchia Sicilia’ – e soprattutto della ‘Vecchia Palermo’ – che nella cosiddetta Prima Repubblica trovavano sponda nel sistema dei partiti politici di allora (la DC, ma non soltanto la DC), a partire dai primi anni ’90 si erano acquartierati nelle nuove formazioni politiche nate sulle ceneri della citata Prima Repubblica.
Il servizio de Le Iene mette bene in luce un elemento che allora ci preoccupò un po’: ovvero la presenza, in questa storia, di personaggi legati alla vecchia mafia e alla mafia dei Corleonesi che aveva sostituito in modo piuttosto cruento la vecchia guardia.
Raccontare questa storia non fu affatto facile, anche perché – lo ribadiamo – i tempi erano diversi. Erano i tempi di una certa mafia e di una carta antimafia: pensiamo alla gestione dei beni sequestrati e confiscati alla mafia, ad esempio.
Ricordiamo, anche, che, dopo la pubblicazione della nostra inchiesta, il protagonista di un programma televisivo cittadino – Filippo Cucina – ci invitò in trasmissione per parlare proprio di questo palazzo un po’ strano, che, dopo anni di silenzi, aveva cominciato a fare notizia. La cosa ci colpì positivamente e in trasmissione andammo in tre ad affrontare un noto avvocato amministrativista della città.
Una cosa non è cambiata da allora: e di questo ne dà contezza il servizio de Le Iene: l’atteggiamento del Comune di Palermo.
Quando ci siamo occupati di questo caso sindaco della città era Leoluca Orlando. Allora noi non ci spiegavamo come mai in una città che allora era su tutti i giornali per la svolta antimafiosa le sorelle Pilliu erano state lasciate sole.
La cronista de Le Iene ha provato a rintracciare l’attuale sindaco – che è sempre Leoluca Orlando – che però non ha trovato il tempo di rispondere.
Corsi e ricorsi storici di Palermo…
QUI IL VIDEO DELLE IENE SULLE SORELLE PILLIU
Foto tratta da Le Iene Mediaset-Play
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