Certe forzature non fanno altro che alimentare e rendere sempre più credibile i dubbi stando ai quali il movimento delle ‘Sardine’ sia espressione della vecchia sinistra italiana screditata. La mossa del Comune di Palermo non fa altro che peggiorare le cose. Forse dovrebbero essere i protagonisti del movimento delle ‘Sardine’ a dissociarsi
E’normale che il sito istituzionale del Comune di Palermo dia notizia dell’adesione dell’amministrazione comunale al raduno del movimento delle ‘Sardine’ previsto per oggi nello stesso capoluogo della Sicilia? A noi la scelta sembra un po’ fuori luogo, perché il Comune è di tutti i cittadini e non solo di quelli che aderiscono a una manifestazione politica di parte.
Eppure nel sito istituzionale del Comune di Palermo leggiamo quanto segue:
“Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, a nome dell’Amministrazione comunale, ha aderito al raduno del movimento spontaneo delle ‘Sardine’, che si terrà oggi pomeriggio alle ore 18.30 in piazza Verdi e che ‘sulla scia dei recenti eventi di Bologna, Modena e altre città italiane promuove idee e contenuti multiculturali, aperti, tolleranti e pacifici”.
“Il movimento delle ‘Sardine’ – ha dichiarato il sindaco Orlando – è un segno importante di vitalità democratica e di voglia di partecipazione attiva che attraversa il paese. Un movimento che in modo significativo ribadisce l’importanza della difesa e della concreta applicazione dei valori democratici costituzionali, contro ogni deriva autoritaria, rigurgiti neofascisti e intolleranze populiste in Italia. Aver posto al centro i diritti di tutti e di ciascuno fa di questo movimento di cittadini, anche a Palermo, un’importante risorsa per proseguire un cammino amministrativo e politico che proprio ai più fragili ha indirizzato la propria attenzione”.
“La nostra città – prosegue – ha scelto con la sua Amministrazione comunale di porre al centro della comunità i diritti, contro ogni espressione di odio, intolleranza, violenza e discriminazione contro i più vulnerabili. Per questo io, in qualità di sindaco, così come tutta l’Amministrazione, abbiamo esercitato ed eserciteremo i nostri doveri e diritti di Amministratori avendo come faro e riferimento la Costituzione, che troverà sempre piena applicazione, anche quando questo comporti la disobbedienza a decreti e norme incostituzionali e disumani. Dalla Carta di Palermo, passando per il riconoscimento dei diritti, alla residenza per i cittadini stranieri e per i cittadini italiani, al contrasto ad ogni forma di violenza, fisica, verbale o ideologica – ha concluso Orlando – questa Amministrazione non può che riaffermare il principio che ‘io sono persona, noi siamo comunità’, contro chi disprezza esseri umani e regole democratiche in nome dell’appartenenza a gruppi, partiti o clan”.
Il sindaco di Palermo e i suoi assessori hanno tutto il diritto di aderire a una manifestazione. Ma – lo ribadiamo – coinvolgere il Comune, istituzione pubblica, è non ci sembra una bella cosa.
I primi a stigmatizzare questa anomalia istituzionale dovrebbero essere i protagonisti del movimento delle ‘Sardine’, che non hanno nulla da guadagnare né dalle adesioni del PD, né dalle adesioni di Orlando e della sua Giunta e, soprattutto, non hanno nulla da guadagnare finendo nel sito istituzionale del Comune di Palermo.
Già i dubbi che il Movimento delle ‘Sardine’ sia un’operazione politica di una certa screditata sinistra ci sono. Con certe forzature i dubbi rischiano di diventare certezze.
QUI IL SITO ISTITUZIONALE DI PALERMO
Foto tratta da Dailyonline
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