Perché non nominare Gianfranco Miccichè presidente dell’INPS?

22 novembre 2019

Non stiamo scherzando: la nostra è una proposta vera. Oggi Gianfranco Miccichè è alleato del PD. Il Governo nazionale a guida PD può nominarlo presidente dell’INPS con l’impegno che difenda le pensioni degli italiani presenti e future con lo stesso impegno con il quale ha difeso e difende i vitalizi degli ex parlamentari dell’Ars e il proprio vitalizio 

La nostra può sembrare un’idea folle: proporre la nomina di Gianfranco Miccichè, attuale presidente del Parlamento siciliano e coordinatore in Sicilia un partito – Forza Italia – che sta scomparendo ovunque, alla presidenza dell’INPS: ma come ci salta in testa un’idea del genere? Invece no, invece la nostra idea è corretta e proviamo a illustrare il perché.

Da quando si è insediato alla presidenza dell’Assemblea regionale siciliana Gianfranco Miccichè ha difeso a spada tratta i vitalizi degli ex parlamentari e le pensioni dei dipendenti di Palazzo Reale. E fino ad oggi sta vincendo: nonostante una legge nazionale che obblighi le Regioni a tagliare i vitalizi, lui è riuscito a bloccare tutto.

Non sta solo difendendo i vitalizi – che sono assimilabili alle pensioni – degli ex parlamentari – ma è riuscito anche a non far puntare i riflettori sui mega burocrati del Parlamento siciliano che sono andati in pensione con 400 mila, 500 mila e anche 600 mila euro all’anno!

Dobbiamo ammetterlo: nella difesa dei vitalizi-pensioni Gianfranco Miccichè, fino ad oggi, è stato bravissimo. E’ riuscito persino a organizzare un ‘viaggio della speranza’ a Roma per provare a convincere il capo del Governo Giuseppe Conte e compagni che la Sicilia, per questioni stocastiche, deve mantenere i vitalizi degli ex parlamentari più elevati rispetto al resto d’Italia.

Ci riuscirà? Non lo sappiamo. Ma il solo fatto di averci provato gli dà la patente di un politico che sa come si difendono i vitalizi e le pensioni.

Qualcuno obietterà che, alla fine, lui e quelli come lui oggi parlamentari di Sala d’Ercole stanno difendendo anche i propri vitalizi: perché fra tre anni saranno anche loro a casa con i vitalizi. Sì, questo è vero: e allora? Lo stesso Micciché una volta ha ammesso non non potere vivere con 4 mila euro al mese.

E’ stato sincero. Ma veramente che un uomo della statura politica di Miccichè dovrebbe vivere con un vitalizio inferiore a 10 mila euro al mese? sarebbe una grande ingiustizia, dopo tutto quello che ha combinato…

Da qui la nostra proposta: siccome è anche un po’ di sinistra (è stato eletto presidente dell’Ars grazie ai voti del PD), il Governo del PD di Giuseppe Conte potrebbe nominarlo presidente dell’INPS, con l’impegno che difenda i pensionati italiani presenti e futuri con il medesimo impegno che ha profuso nel difendere i vitalizi degli ex parlamentari dell’Ars (e il suo vitalizio).

Non vi piace la nostra proposta?

Foto tratta da Filodiretto Monreale 

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