Lo abbiamo scritto lo scorso 25 Aprile e ribadito il 10 Agosto: il nuovo soggetto politico del Sud si deve presentare subito agli appuntamenti elettorali. Se non lo farà continueremo ad assistere a sindaci e parlamentari del Sud che passano con Salvini, com’è avvenuto con i primi cittadini di Sorrento e Positano e con un altro parlamentare siciliano
Cari amici del Sud: stiamo perdendo troppo tempo. Sì, il nuovo soggetto politico del Sud c’è, il Movimento 24 Agosto per l’Equità Territoriale di Pino Aprile è una realtà. Ma, lo ribadiamo, bisogna accelerare: e bisogna presentare le liste alle prossime elezioni regionali, a partire dalla Puglia e dalla Calabria. Senza un colpo di acceleratore in vista delle elezioni la Lega di Matteo Salvini continuerà a fare proseliti anche al Sud: cosa che continua ad avvenire.
In Sicilia, sempre in queste ore, la Lega ha acquisito un ‘pezzo da 90’: si tratta del parlamentare Luigi Minardo, in Forza Italia dalla fine degli anni ’90 e adesso leghista. E sapete con quali parole si presenta? “Io sono terrone”. Dice di essere un terrone e se ne va con Salvini!
Il perché succede questo abbiamo provato a illustrarlo lo scorso 25 Aprile:
E’ possibile fermare l’avanzata della Lega di Salvini nel Sud? A nostro modesto avviso, sì. Ma ci vuole – subito – una forza politica del Sud con propri candidati alle elezioni regionali, a cominciare, come già accennato, da Puglia e Calabria.
Non c’è più un minuto da perdere. Gli amici del Movimento 24 Agosto se ne debbono fare una ragione: il Movimento di Pino Aprile dovrà avere un candidato alla presidenza della Regione in Puglia e un candidato alla presidenza della regione in Calabria?
Vincerà comunque la vecchia politica? Pazienza. Sia che a vincerà sarà il centrodestra, sia che a vincere sarà il centrosinistra, il Movimento 24 Agosto per l’Equità Territoriale comincerà a farsi conoscere. Poi arriveranno – supponiamo – altre elezioni locali.
Quando si arriverà alla elezioni politiche il Movimento 24 Agosto sarà riconoscibile in tutto il Sud e avrà i ‘numeri’ per provare a bloccare Salvini.
Salvini e la sua Lega non si battono con le ‘sardine’, con le polemiche e con i tatticismi: si battono nelle urne.
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