L’anno che verrà, l’anno che vorrei

1 gennaio 2016

Che cosa dovrebbe succedere in Sicilia per cambiare davvero. L’autore, pensando alla celebre canzone di Lucio Dalla, immagina una serie di eventi liberatori e positivi. Ecco, mese per mese, il sogno di un grande, vero cambiamento che dovrebbe finalmente sotterrare chi vuole cambiare tutto per non cambiare nulla

Gennaio: Zamparini rinforza la squadra del Palermo acquistando MESSI(nese), DI MARIA(nopoli), OSCAR( +12 arancine al burro), Ubù, Potipò, Chuchù, Bibì, Bibò e capitan Cocoricò. Spesa totale sostenuta: 500 milioni di Euro. Si punta al triplete, allo scudetto, alla Champions League, all’Europa League, ad un buon piazzamento, alla  salvezza, ad un pronto ritorno in Serie A.

Febbraio. Il TRAM (Tribunale Regionale Amministrativo) accoglie i ricorsi di tutti i palermitani e boccia la ZTL (zingarata turbodiesel levapelo). Il sindaco Leoluca Orlando si dimette e cerca scampo in periferia, mettendosi alla guida del Tram della linea 1 verso Borgo Nuovo. Se ne perdono le tracce. Nel tempo, si favoleggerà  di un santone zazzeruto e sudaticcio che arringherà la folla in attesa  dell’improbabile arrivo della linea 720.

Marzo. Cade per bancarotta fraudolenta il governo regionale. La folla inferocita impala  l’assessore all’Economia, Alessandro Baccei, all’incrocio di Via Notarbartolo con via Leopardi. Rosario Crocetta fugge da Palazzo d’Orleans attraverso l’omonimo parco. Nonostante i morsi e le feroci beccate degli animali sopravvissuti alla sua caccia riesce a dileguarsi. Viene organizzata una gigantesca caccia all’uomo. Crocetta viene scovato a Gela, all’interno del Petrolchimico, travestito da operaio dell’Eni addetto allo spurgo delle pompe di calore. Riportato a Palermo, viene   posto alla gogna  sotto la lapide che ricorda il sacrificio di Francesco Paolo Di Blasi in piazza Indipendenza.

Il 18  marzo, nella stessa piazza, si svolge una solenne celebrazione dell’anniversario della rivoluzione dei Vespri Siciliani. Nello stesso giorno tra  tutte le associazioni sicilianiste viene fondato il “Movimento unitario Sicilia Libera”, con l’obbiettivo di portare un proprio candidato a vincere le prossime elezioni a Presidente della Regione.

Aprile. Viene insediata alla Regione la gestione commissariale che indice le elezioni per il presidente della Regione e  il nuovo Parlamento. Il Movimento “Sicilia libera”  in un solo mese può contare su 500.000 iscritti.

Maggio- Giugno. La campagna elettorale raggiunge toni apocalittici, in un muro contro muro violento e senza quartiere. Il partito conservatore ha raccolto nelle sue file il meglio del meglio: il PFM, il Partito Francamente Mafioso, che ha preso l’eredità di tutte le formazioni politiche  nate dal corpo della grande balena bianca; il PDD, il Partito Diamoci Dentro, una mutazione genetica trasversale della discendenza marxista-leninista, partito senza memoria e senza progetto che ha  come obbiettivo il cambiamento del nulla in niente; il PDG, il Partito Dei Gruppuscoli, con percentuali da prefisso telefonico, dotato di elettori pochi come i suoi scrupoli. Pratica il baratto come forma di azione politica. Si contraddistingue per l’alta presenza di cariatidi, telamoni, residuati bellici, trombati, condannati, indagati ed ex di qualunque specie.

Dall’altro lato, i Sicilianisti, autonomisti, indipendentisti, statutari, nazionalisti, tutte, ma proprio tutte le sigle e le formazioni politiche che si rifanno ai padri del passato che hanno come obbiettivo la liberazione della Sicilia. 

Nel frattempo  il Palermo calcio retrocede  in  serie B e Zamparini abbandona in fretta e furia la città di Palermo in elicottero, direttamente dal campo di allenamento Tenente Onorato. Per sicurezza si rifugia  in Austria dove non esiste l’estradizione. I giocatori, travestiti da cappuccini senza zucchero, vengono trasferiti direttamente dal campo all’aeroporto di Boccadifalco, imbarcati su una flotta di piccoli Cessna e portati a Bad, a casa del Presidente. Saranno venduti come schiavi al mercato clandestino di Nuova Goritza.

Luglio. Le elezioni sono un trionfo per i sicilianisti. Forti  di un maggioranza bulgara approntano un programma di lacrime, sangue ma anche di risate a crepapelle e gioia sfrenata, programma che viene attuato nei mesi successivi.

Agosto-Dicembre. Vengono espulsi dalla Ente Regione e da tutti gli enti regionali, pararegionali, locali, autonomi, ausiliari,  tutti i precari alloggiati a qualunque titolo negli stessi.

Vengono chiuse tutte le partecipate regionali.

A tutte le organizzazioni private, associazioni, fondazioni, società, cooperative  e quant’altro vengono tolti  i finanziamenti pubblici. Sono abolite con effetto da gennaio 2017 le convenzioni con l’ospedalità privata. I medici entro il mese dovranno optare tra pubblico o privato, senza eccezione alcuna.

Le indennità politiche di qualunque livello vengono ridotte al 40%.

Viene istituito il salario politico di cittadinanza ai giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni. Allo stesso accedono i precari espulsi dalle pubbliche amministrazioni. La fruizione del salario è subordinata all’esercizio di una qualunque altra attività retribuita di importo almeno pari al salario.

“Vedi, vedi, caro amico, cosa ti scrivo  e  ti dico……”

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