Il disegno di legge sull’esercizio provvisorio verrà esaminato e votato domani dall’Assemblea regionale siciliana. L’ha voluto la politica, con in testa il governo regionale. E’ evidente che non tanto il presidente della Regione quanto i partiti di maggioranza non condividono i tagli che il governo Renzi, con il proprio braccio operativo in Sicilia, assessore Alessandro Baccei, vuole imporre a tante categorie sociali ed economiche della nostra Isola
Il 24 Novembre scorso abbiamo scritto che l’esercizio provvisorio era pronto (come potete leggere qui): i fatti ci stanno dando ragione, se è vero che oggi la conferenza dei presidenti dei gruppi parlamentari dell’Assemblea regionale siciliana ha optato per due mesi di Bilancio in dodicesimi.
Le cronache raccontano di contrasti tra il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, e l’assessore regionale all’Economia, il plenipotenziario di Renzi in Sicilia, Alessandro Baccei. Quest’ultimo ha dichiarato che non ci sarebbe stato bisogno di ricorrere all’esercizio provvisorio. Intanto domani il Parlamento dell’isola voterà il disegno di legge che prevede il ricorso all’esercizio provvisorio per ben due mesi! La testimonianza palmare che, magari, Baccei – che ha alle spalle il governo nazionale – saprebbe come procedere: ma la politica siciliana intende, invece, rallentare l’esame della manovra 2016, forse perché i partiti della maggioranza di centrosinistra – a differenza di Baccei che è solo un nominato da Renzi – debbono dare conto e ragione del proprio operato agli elettori.
Insomma, la partita è tutta nei soldi che non ci sono: nei soldi che Roma ha strappato al Bilancio della regione: nei soldi che oggi non ci sono: e senza soldi il governo di Rosario Crocetta non può dare risposte ai tanti soggetti che, a fine Dicembre, aspettano di essere pagati.
Quello che possiamo dire è che, in questa fase, i soldi certi iscritti nel Bilancio della Regione 2016 sono quelli per far funzionare la ‘macchina’: il personale della Regione (che comunque subirà tagli), la sanità (che è ormai ai minimi termini, anche se il governo regionale sto provando a ipotizzare altri tagli), le spese per i pagamenti obbligatori e l’Assemblea regionale siciliana. Il resto, tutto il resto, è un punto interrogativo.
Azzardiamo una previsione che verificheremo a metà Febbraio del prossimo anno: a nostro avviso l’esercizio provvisorio verrà prorogato di un altro mese o, addirittura, fino ad Aprile.
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