Il Movimento Consumatori e l’Associazione Terra è Vita chiedono chiarezza sulle analisi effettuate sul grano canadese arrivato lo scorso agosto nel porto di Pozzallo. In effetti, tali analisi dovrebbero essere rese pubbliche. E, soprattutto, dovrebbero essere effettuate da almeno due laboratori accreditati e non solo dagli uffici della Regione!
Il Movimento Consumatori e l’Associazione Terra è Vita hanno presentato formale richiesta di accesso agli atti presso gli uffici della Regione siciliana al fine di conoscere gli esiti degli esami, proposti dalle Autorità competenti, sul grano contenuto nella Motonave “OCEAN CASTLE”, di bandiera maltese, n° IMO 9315537, approdata alla banchina commerciale del porto di Pozzallo la sera di martedì 30 luglio con a bordo quasi 20 mila tonnellate circa di grano duro canadese.
“Indispensabile – si legge nel comunicato del Movimento Consumatori e dell’Associazione Terra è Vita – comprendere se il grano approdato sulle nostre coste contenesse agenti patogeni o altro. Ciò al fine di mettere in atto una tutela reale degli interessi degli agricoltori e dei consumatori, entrambi danneggiati dall’importazione di grano di dubbia qualità”.
In realtà, i risultati delle analisi, bene o male, sono venute fuori (qui un nostro articolo): ma sono analisi effettuate solo da un ufficio riconducibile alla Regione, quando invece dovrebbero essere effettuate anche da un soggetto indipendente e accreditato.
Dai risultati delle analisi viene fuori, ad esempio, che il glifosato e le micotossine sono entro i limiti di legge: limiti di legge fissati dall’Unione Europea.
“Movimento Consumatori e l’Associazione Terra è Vita – prosegue il comunicato – ritengono fondamentale per la sicurezza dei consumatori che venga chiarito e reso pubblico se il grano bloccato a fine luglio sulla banchina di Pozzallo fosse o meno commestibile, e se vi fossero pericoli per la salute umana al consumo del suddetto grano. In questo senso, crediamo sia indispensabile ripartire dalla terra. Dalle nostre radici. Tutela del Consumatore significa capire e comprendere come avvengono certi percorsi e provare a correggere le ingiustizie”.
“Consumare consapevolmente, scegliere con la testa i prodotti da consumare – leggiamo ancora nel comunicato -. Preferibilmente scegliere i prodotti della propria terra. Dopo il crollo delle importazioni registrato l’anno scorso, assistiamo quest’anno ad un nuovo aumento delle importazioni del 600% di grano importato dal Canada. Siamo preoccupati per l’uso intensivo del diserbante ‘glifosato’ proprio nella fase di pre-raccolta per seccare e garantire artificialmente un livello proteico elevato, uso che in Italia è vietato. Per questi motivi Movimento Consumatori e l’Associazione Terra è Vita lanciano la propria campagna: ‘Lo sai cosa mangi?’ Vogliamo metterci in gioco e comprendere cosa mettiamo in tavola, cosa diamo da mangiare ai nostri figli. E allora, se riuscissimo a coniugare la qualità nelle nostre tavole con la salvaguardia delle nostre tradizioni, passando per la protezione dei nostri luoghi, delle piccole aziende, degli agricoltori, delle produzioni di nicchia? E’ per questo che Movimento Consumatori e l’Associazione Terra è Vita, nell’ambito della propria campagna ‘Lo Sai Cosa Mangi?, intendono promuovere azioni dirette a tutelare i consumatori della Sicilia. Dalla valorizzazione dei nostri grani alle azioni dirette a informare i consumatori sulla qualità di quello che mangiamo; informazione e tutela: altro non sappiamo fare”.
“In quest’ottica l’azione succitata di verifica delle condizioni fitosanitarie del grano sequestrato vuole soltanto essere il primo passo di una campagna che si promuove di tutelare ed informare, sensibilizzare e chiedere, agli organi competenti, la giusta attenzione su questioni prioritarie per la salute umana”.
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