Da quello che leggiamo in un comunicato del SIFUS CONFALI Formazione professionale della Sicilia lo scenario sembrerebbe proprio questo. L’assessorato regionale alla Formazione professionale e l’assessorato regionale al Lavoro prendono tempo. Perché? Per non dare risposte sull’Albo e sulle leggi da applicare? Cosa temono?
La notizia la leggiamo in un comunicato firmato da due sindacalisti del SIFUS CONFALI: dal responsabile regionale della Formazione professionale, della Sicilia Costantino Guzzo, e dal responsabile aggiunto, dello stesso sindacato, Laura Bonifacio:
“Il SIFUS CONFALI Formazione professionale comunica che, da notizie certe di fonti ministeriali, fino a venerdì scorso non erano pervenute le informazioni richieste dal Responsabile dell’ufficio Area di Crisi, Dott. Francesco Vanin. Ci informano che l’ufficio, insieme con i responsabili Inps e Anpal, ha completato il lavoro per l’attivazione del Tavolo Istituzionale”.
“Nella prima decade di settembre – prosegue il comunicato – è stato inviato all’assessorato regionale Formazione l’elenco della verifica spettante allo stesso assessorato, ma dalle ultime notizie in nostro possesso nulla risulta inviato al Ministero. Si precisa che le organizzazioni ministeriali avevano già effettuato un prima ‘pulitura’ in modo da facilitare il compito dell’assessorato regionale Formazione professionale. In questa situazione è impossibile completare il percorso del Tavolo Istituzione”.
Il riferimento, in questo caso, è all’Albo che, a quanto pare, l’assessorato regionale alla Formazione professionale della Sicilia non ha ancora inviato a Roma? Che ‘giochi’ stanno mettendo in campo i politici e gli alti burocrati di questo assessorato?
“Questa organizzazione sindacale – prosegue il comunicato – ha chiesto gli incontri con gli assessori al Lavoro e alla Formazione e, in assenza di convocazione, abbiamo fatto richiesta di accesso agli atti per comprendere quale sia il reale stato dell’arte”.
Il SIFUS vuole capire il perché l’assessorato alla Formazione non ha ancora inviato l’Albo al Ministero, ma anche perché l’assessorato regionale al Lavoro non ha ancora ottemperato agli impegni che ha assunto con il Ministero circa il chiarimento sulle leggi regionali da applicare.
Questo punto – le leggi regionali sulla Formazione professionale che, dal 2008 ad oggi, non sono state più applicate è il vero punto oscuro della ‘macelleria’ sociale che ha colpito la Formazione professionale. Su questo punto – che, lo ribadiamo, è cruciale – i lavoratori dovrebbero chiedere chiarezza non soltanto sull’operato amministrativo e burocratico (sono i burocrati e non i politici che debbono spiegare perché non sono state applicare alcune leggi), ma anche sui pronunciamenti della magistratura amministrativa.
Tornando all’assessorato regionale al Lavoro, l’assessore e i vertici del dipartimento regionale del Lavoro debbono spiegare il perché, fino ad oggi, non hanno inviato al Ministero la documentazione che gli è stata richiesta.
“Come organizzazione sindacale – sottolineano infatti i sindacalisti del SIFUS – chiediamo l’invio immediato dei dati concordati il 5 luglio c.a. durante il Tavolo tecnico al Ministero, ricordando che i termini sono scaduti e che a Roma attendono le risposte degli uffici legali in merito all’applicazione delle leggi regionali 24/76 e 25/93, concordato il 25 giugno al Tavolo Istituzionale con il Ministero e l’Ufficio di Crisi”.
Che succede? Nessuno si vuole pronunciare? E perché?
“Questa organizzazione sindacale – concludono Costantino Guzzo e Laura Bonifacio – dichiara lo stato di agitazione e rimane in attesa di ungenti riscontro”.
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