Il Presidente della Regione istituisce un premio speciale da destinare ad un Siciliano speciale. Ma lui che c’entra con la Sicilia? Ad occhio e croce sarebbe come chiedere al Primo ministro Isrealiano di consegnare il premio ‘Palestinese emerito’
Nella Finanziaria approvata due sere fa dalla Giunta Crocetta – quella della pizzeria per intenderci (il Presidente della Regione, Rosario Crocetta è stato visto in un locale del centro, seduto a mangiare mentre era in corso la riunione di governo…)- c’è una norma molto ‘speciale’: quella con la quale viene istituito il premio annuale “Siciliano emerito” che verrà conferito dal presidente della Regione.
La cosa fa sorridere: conoscendo Crocetta e la sua considerazione della Sicilia, dei Siciliani e dei loro diritti, quali criteri potrà usare per assegnare tale ‘prestigioso riconoscimento’?
Ad occhio e croce sarebbe come chiedere al Primo ministro Isrealiano di consegnare il premio ‘Palestinese emerito’.
Cosa sono,infatti, per il Presidente di questa Regione, i Siciliani se non mosche da schiacciare per fare prevalere i propri interessi?
Come definireste un Presidente della Regione che, a fronte di una Sicilia affamata, regala 5 miliardi di euro allo Governo Renzi rinunciando ai contenziosi con lo Stato?
Come definireste un Presidente della Regione che tace sul fatto che la Sicilia è la regione che più di altre contribuisce al risanamento della finanza pubblica (1, 4 miliardi di euro l’anno, più di tutte le altre regioni)?
Come definireste un Presidente della Regione che rinuncia a svariati di miliardi di euro che deriverebbero dall’applicazione dello Statuto Siciliano in cambio di una mancia fissa?
Tutti ‘regali’ che pagano i Siciliani (che, tra le altre cose, sono sempre più costretti a pagarsi le cure mediche) ma sui cui guadagna Crocetta e il suo partito, magari in vista di future elezioni e poltronifici vari.
Insomma, definitelo come volete, ma certo non è un Siciliano.
Allora, come può un non Siciliano giudicare chi è il Siciliano emerito dell’anno?
Semplice, applicherà la sua visione delle cose.
Alla luce di ciò per Crocetta il premio non potrà che andare all’assessore all’Economia, Alessandro Baccei, il pretoriano mandato in Sicilia dal Governo Renzi per finire di svuotare le casse regionali e seppellire definitivamente lo Statuto.
Al massimo, se vorrà spostarsi nel campo dello spettacolo, lo assegnerà a quei personaggi in cerca di autore che per avere visibilità (e contratti pubblicitari) si inchinano alla corte di Renzi e sparano a zero contro la Sicilia mischiando capre e cavoli.
Però propendiamo più per la prima ipotesi: niente ascari e venduti, ma direttamente uno che nel Dna non ha un briciolo di interesse per la Sicilia. Perché la coerenza non è un optional.
Tra l’altro, dopo la clamorosa bocciatura del Dpef, Baccei avrà bisogno di una consolazione.
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