Comiso, agricoltore indebitato perde la casa: vale 220 mila euro, gliel’hanno pagata 64 mila euro!

16 settembre 2019

E’ la storia di un’azienda agricola di Comiso indebitata con le banche per 70 mila euro. La casa è stata messa all’asta e venduta a un quarto del proprio valore a un pastore metodista. La dimostrazione che, grazie alla globalizzazione dell’economia – con l’invasione di prodotti agricoli a prezzi stracciati – gli agricoltori siciliani sono a rischio. Le responsabilità della UE e di Movimento 5 Stelle e Lega che, lo scorso dicembre, hanno ‘bocciato’ gli aiuti alle aziende agricole   

Quando scriviamo che l’obiettivo dell’Unione Europea dell’euro è quello di portare al fallimento gli agricoltori siciliani in tanti non ci credono. Quando scriviamo che piano piano, tra la crisi del grano duro e i prodotti agricoli che arrivano da mezzo mondo a prezzi stracciati, gli agricoltori siciliani perderanno i terreni e le case, non ci credono. Quando scriviamo che tanti agricoltori siciliani sono indebitati con le banche e non sanno che fare, visto che in Sicilia, con l’agricoltura, non si guadagna un euro, non ci credono  Poi, però, quando si scopre che l’abitazione di un agricoltore è stata venduta all’asta ad un prezzo quattro volte inferiore al valore di mercato, ebbene, allora cominciano a fioccare le domande: possibile? com’è successo? dove? quando?

E’ successo a Comiso, provincia di Ragusa. Un tempo qui serricoltura e zootecnia erano il fiore all’occhiello di un’economia florida. Oggi la crisi morde. E gli agricoltori sono in sofferenza.

Scrive Ragusa news.com:

“La famiglia Rollo gestiva una impresa agricola che è andata in rovina per debiti. Le tre sorelle Rollo hanno un genitore anziano e malato, e la loro casa – un villino – è stata messa all’asta, e infine aggiudicata per 64 mila euro. Le sorelle Rollo hanno chiesto al pastore metodista di recedere dalla legittima richiesta della immissione in possesso, ma l’uomo dice di aver atteso 40 giorni un cenno per una transazione che non è mai arrivato”.

Il pastore metodista – per la cronaca – è il soggetto che si è aggiudicato la casa di questa famiglia di agricoltori rovinati dalla crisi.

Oggi il pastore metodista “rivendica il suo diritto a entrare in possesso della casa della famiglia Rollo, venduta all’asta per un valore pari a un quarto di quello reale”.

“Valutata dal Ctu 220 mila euro – leggiamo sempre su Ragusa news.com – la casa è stata aggiudicata all’asta per 64 mila euro. Il debito della famiglia Rollo con Banca Agricola Popolare di Ragusa ammonta a 70 mila euro. La vicenda ha molto scosso l’opinione pubblica di Comiso”.

Così, tanto per capire come vengono trattati gli agricoltori siciliani: il debito verso la banca ammonta a 70 mila euro. la casa – che vale 220 mila euro – è stata venduta per 64 mila euro. Questa famiglia di agricoltori non solo ha perso la casa che vale 220 mila euro, ma non pagherà nemmeno il debito per intero!

E’ importante sapere che gli agricoltori siciliani indebitati sono migliaia. Ed è anche importante sapere chi ha bloccato gli aiuti previsti da un emendamento alla legge Finanziaria nazionale 2019, presentato dal senatore Saverio De Bonis nel dicembre dello scorso anno.

In quei giorni Cosimo Gioia scriveva sulla propria pagina Facebook:

“Vi faccio sapere, a titolo di cronaca, che era stato presentato dal Sen. De Bonis (Saverio De Bonis, Movimento 5 Stelle ndr) un emendamento di moratoria di 24 mesi su decreti ingiuntivi, cartelle INPS, ISMEA e quant’altro… in conseguenza alla forte situazione debitoria delle aziende agricole siciliane causata dal prezzo dei prodotti, grano per primo, e dal maltempo che ha impedito semine normali e devastato i terreni. Tale emendamento è stato sonoramente bocciato in Commissione ed in Aula con i voti dei 5 Stelle e Lega. Traetene le vostre conclusioni. Io non commento…Buon Natale”.

I senatori del Movimento 5 Stelle e della Lega, nel dicembre dello scorso anno, hanno ‘bocciato’ l’emendamento del senatore De Bonis, che allora militava ancora nel Movimento 5 Stelle.

Poi De Bonis è stato messo pure fuori dal Movimento 5 Stelle per “eccesso di indipendenza”.

Ogni altro commento ci sembra superfluo.

Vale invece la pena di commentare i danni che il CETA (l’accordo di libero scambio tra Unione Europea e Canada) sta producendo all’agricoltura del Sud Italia. Accoro che la nuova Ministra delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, esponente del PD renziano, vorrebbe ratificare invece di bloccare!

QUI PER ESTESO L’ARTICOLO DI RAGUSA NEWS.COM 

 Foto tratta da ragusa.gds.it

 

 

 

 

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