Un movimento politico alla deriva. Questa è l’immagine che oggi dà di sé il Movimento 5 Stelle in Sicilia. Già è incredibile che, a Roma, Beppe Grillo e compagni abbiano ceduto al PD i più importanti incarichi di Governo e il posto di commissario europeo. Adesso anche la Sicilia si adegua all’alleanza con il Partito Democratico. Cari grillini siciliani, ve lo dobbiamo dire: scomparirete!
Dopo giornate di ‘lotte furibonde’ il PD e il Movimento 5 Stelle si sono spartiti le restanti 52 poltrone del Governo nazionale: per la precisione, 10 vice Ministri e 42 sottosegretari. Quattro i siciliani che rientrano nella lottizzazione: Giancarlo Cancelleri, Steni Di Piazza, Manlio Di Stefano e Alessio Villarosa (ce ne sarebbe anche un quinto: Vito Crimi, che è nato a Palermo, ma che vive in Lombardia da tanti anni e con la Sicilia c’entra poco).
Tirando le somme, i grillini siciliani nominati nel Governo nazionale sono tre: Cancelleri, Di Stefano e Villarosa. Il quarto – il citato Steni Di Piazza – ha poco o nulla a che vedere con il Movimento 5 Stelle: si tratta di un ex democristiano che i grillini hanno candidato in Sicilia alle elezioni politiche del 4 marzo del 2018 insieme con Giorgio Trizzino (anche lui ex democristiano).
I grillini siciliani ‘gioiscono’ per la nomina di Cancelleri a vice Ministro delle Infrastrutture. In realtà, la sua, è una nomina che servirà soltanto a completare la confusione che regna oggi dentro il Movimento 5 Stelle della Sicilia: una nomina, quella di Cancelleri, che farà perdere la credibilità residua di questa forza politica che, anche nella nostra Isola, viene ormai assimilata al PD.
Da quando il ‘genio’ del Movimento 5 Stelle, al secolo Beppe Grillo, ha deciso di mescolare i grillini con il PD (a nostro avviso – e l’abbiamo già scritto – Grillo considera già cosa fatta la confluenza del Movimento 5 Stelle nel PD), in Sicilia era rimasta accesa una fiammella di autonomia rispetto alle scelte scellerate romane.
Perché scelte scellerate se noi abbiamo sempre scritto che il Governo Movimento 5 Stelle-PD sarebbe stato comunque meglio della Lega di Salvini al Governo?
Semplice: perché un conto è dare vita a un Governo grillini-PD di necessità, con i primi che ‘controllano la macchina’, mentre altra e ben diversa cosa è cedere al PD tutti i posti di Governo più importanti: a cominciare dal Ministero dell’Economia, ceduto a un personaggio – Roberto Gualtieri – che è l’emblema di quell’europeismo che ha massacrato la stessa Unione Europea con le politiche liberiste.
Credeteci: peggio di così al Movimento 5 Stelle della Sicilia non poteva finire.
Questa nomina aumenterà il disorientamento dell’elettorato siciliano che ha votato Movimento 5 Stelle: siciliani che hanno votato i grillini in alternativa a un PD che ha distrutto la Regione siciliana e l’Autonomia della nostra Isola e che, adesso, si ritrovano quello che dovrebbe essere il ‘leader’ dei grillini siciliani al Governo a Roma con il PD!
Siamo ben oltre la politica senza politica: siamo quasi alla fine della politica e, di certo, alla fine della credibilità politica.
Tra l’altro, Cancelleri – che fino ad oggi è stato vice presidente del Parlamento siciliano – si potrebbe addirittura dimettere, supponiamo, appunto, da vice presidente dell’Ars (non crediamo che si dimetterà da Sala d’Ercole).
Dimostrando che, per lui, la poltrona di vice Ministro è più importante del ruolo di vice presidente del Parlamento della nostra Isola.
Che dire? Solo una cosa: cari grillini siciliani, scomparirete!
Foto tratta da Il Gazzettino di Sicilia
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