Forse questi ultimi sono ancora in vacanza (anche gli ambientalisti in estate vanno al mare e in montagna). Così assistiamo a una scena un po’ insolita: un partito politico che per anni è stato di Governo manifesta contro un impianto di biometano. Il tutto nella Giornata del Creato. Le dichiarazini di Lorenza Cesa e Vincenzo Figuccia. Il ‘mistero’ della Valutazione di impatto ambientale (Via)
Che terra strana che è la Sicilia! Gli ambientalisti – che dovrebbero difendere l’ambiente e controllare l’operato della pubblica amministrazione, Regione siciliana in testa – gestiscono alcune Riserve naturali della nostra Isola e vengono sostenuti con i fondi europei stanziati dalla Regione. Mentre i vertici del partito degli ex democristiani – l’UDC – si catapultano in un angolo della Sicilia per difendere l’ambiente da un impianto industriale di biometano.
Hanno ragione i parlamentari nazionali, regionali e i vertici dell’UDC ad aver organizzato, oggi, una manifestazione nella contrada Grottarossa, peraltro annunciata nelle scorse settimane? Secondo noi, sì, hanno ragione da vendere, anche se in un intervento su Facebook il presidente di Confagricoltura Sicilia, Ettore Pottino, persona che noi stimiamo, ha difeso l’iniziativa.
A noi questi impianti per la produzione di biometano non ci incantano proprio: gli impianti per la produzione di metano da sostanze biologiche – vegetali o animali – infatti, possono avere tanti volti: anche il volto di una megadiscarica. E, sinceramente, andare a mettere una discarica in una zona agricola, ammantandola con la storia che produce metano a noi sembra semplicemente incredibile!
Ma leggiamo cosa dice il comunicato dell’UDC siciliana:
“La Giornata mondiale per la Cura del Creato (che è oggi, come ha ricordato oggi Papa Francesco ndr) inizia sotto una provvidenziale pioggia battente che, dopo mesi di aridità, irriga e solca distese di vigneti e pescheti, ritratto di un paesaggio mozzafiato, da qualche mese minacciato dalla ormai sembrerebbe prossima, realizzazione di un impianto di biometano. Mezzi agricoli e centinaia di agricoltori sul piede di guerra per dire no alla struttura che porterebbe in un’area a vocazione agricola tonnellate di rifiuti per il loro trattamento. Presente tutta la deputazione dell’Udc: il Segretario nazionale Lorenzo Cesa, il coordinatore regionale Decio Terrana, il coordinatore provinciale Vincenzo Figuccia e i deputati Margherita La Rocca Ruvolo, Danilo Lo Giudice ed Eleonora Lo Curto. Un coro unanime quello dello scudo crociato verso la difesa dell’ambiente, di chi lavora le terre e di chi produce eccellenze siciliane. All’iniziativa del partito di Cesa, hanno aderito anche altri ex parlamentari nazionali ed europei, arrivati sul posto già nella prima mattinata”.
Nel comunicato apprendiamo così che i nostri timori sono fondati: a quanto pare, si tratterà di un luogo dove confluiranno i rifiuti ‘biologici’: una discarica? E’ quello che il Governo regionale della Sicilia dovrebbe spiegare. E se lo spiegassero anche gli ‘ambientalisti’, magari alla fine delle vacanze, non sarebbe male. O chiediamo troppo?
“Ci opponiamo – aggiunge il parlamentare regionale, Vincenzo Figuccia – con tutte le forze al colonialismo delle multinazionali che con la loro forza economica pensano in modo spregiudicato di saccheggiare identità, terre e lavoro”.
In un precedente articolo, a proposito di questa storia, Figuccia ha affermato:
“L’ultimo caso eclatante riguarda l’autorizzazione concessa da un funzionario dell’assessorato regionale all’Energia (finito nel frattempo agli arresti domiciliari per un caso analogo) per la realizzazione di un impianto di biometano, senza la preventiva Valutazione di impatto ambientale (Via), previsto all’interno di un’area agricola di Grottarossa, in territorio nisseno, rinomato per la produzione di pesche e vigneti di alta qualità biologica. Quello che si sta perpetrando è una vera e propria violenza devastante sull’ambiente naturale, per ragioni legate a dei vantaggi economici che tra l’altro non ricadranno sulle popolazioni locali che, invece, avranno ripercussioni negative legate all’inquinamento delle proprie terre”.
Sarebbe quanto mai opportuno che il Governo regionale chiarisca questa storia della Valutazione di impatto ambientale. Sarebbe veramente singolare realizzare un impianto del genere senza i controlli ambientali preventivi. Siamo certi che i governanti e gli uffici della Regione che si occupano di VIA e VAS (Valutazione Ambientale strategica) faranno presto chiarezza su questa storia.
E a proposito della manifestazione di oggi interviene il segretario nazionale dell’UDC, Lorenzo Cesa:
“Iniziative come questa verranno realizzate in ogni parte del Paese poiché per il nostro partito, è centrale la salvaguardia del Creato da ogni forma di speculazione”.
E’ finita così, in Sicilia: gli ambientalisti ‘dormono’ e gli ex democristiani sono diventati i difensori dell’ambiente…
Foto tratta da Mendelsohn
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