Pensate un po’ che gran Ministro delle Politiche agricole è stato Luca Zaia: il 90% dell’olio d’oliva extra vergine si produce in Puglia, Calabria e Sicilia, ma lui decide che l’olio d’oliva italiano da esportare in Canada deve essere solo quello veneto (0,4% della produzione nazionale!). “Perché Zaia invoca la secessione, se già l’hanno fatta?”, si chiede Pino Aprile
“Con Zaia ministro all’Agricoltura (Luca Zaia, attuale presidente della Regione Veneto ndr) si imposta il trattato per il commercio con il Canada; dopo Zaia, un altro veneto al ministero, Galan (Giancarlo Galan, Forza Italia ndr). E si scopre che l’olio d’oliva da vendere in Canada è solo veneto: 0,4 per cento della produzione nazionale. La mia sola Puglia (60 milioni di ulivi su 180 dell’intera Italia) ne produce il 33 per cento. Ed è fuori. A firmare, infine, quella roba, un ministro terrone, De Girolamo (l’ha letta prima di firmare?) (si tratta di Nunzia De Gerolamo, Ministro delle Politiche agricole del Governo Letta ndr). Mentre i vini protetti nel patto di commercio con la Cina, sono 13. Tutti del Nord. Delle altre decine di eccellenze agroalimentari ‘protette’, nemmeno una della Calabria, della Basilicata, della Puglia, del Molise, dell’Abruzzo… Perché Zaia invoca la secessione, se già l’hanno fatta?”.
(Pino Aprile, da un articolo CHE POTETE LEGGERE QUI PER ESTESO)
Per la cronaca, Puglia, Calabria e Sicilia producono il 90% dell’olio d’oliva extra vergine italiano
Foto tratta da meridem.org
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