Giusto indignarsi per i migranti che muoiono in mare. Però è strano stigmatizzare i ritardi nei soccorsi e dimenticare, invece, chi organizza questi trasporti via mare lucrando un sacco di soldi. La verità è che si sta cercando di forzare la mano, anche con gli incidenti, per ripristinare la ‘filiera degli affari’ degli anni di Mare Nostrum. In Russia Putin sta solo proteggendo il suo Paese dall’assalto dei liberisti e delle multinazionali che vorrebbero farlo diventare come la Grecia e l’Italia…
di Economicus
Un altro barcone di migranti è finito in fondo al mare. Si contano i morti tra polemiche e recriminazioni. Giusto riflettere su chi ha perso la vita. Corretto interrogarsi sui mancati soccorsi. Ma non si può non notare la singolarità di un dibattito incentrato sì sulla morte in mare, dimenticando, però, il ruolo di chi, facendo pagare ad ognuna di queste persone 4-5 mila euro, ha accompagnato questi uomini e queste donne verso la morte.
Strano anche il dibattito sui disordini di Mosca. Lo fa notare il filosofo e commentatore marxista Diego Fusaro, quando sottolinea l’atteggiamento dell’Unione Europea: ‘scandalizzata’ per l’uso dei manganelli in Russia, mentre, un paio di mesi prima, era d’accordo sull’uso dei manganelli contro i Gilet Gialli di Parigi…
Contraddizioni. Ma anche tanta malafede. Sia per i morti nel mare libico, sia per le manganellate di Mosca.
Sulle tragedie dei migranti in mare c’è una questione che è bene ribadire: negli anni passati c’è chi ha costruito enormi fortune sui migranti. Qualcuno ha stabilito che per fare arrivare i migranti dall’Africa in Europa si debbano utilizzare i trasporti via mare. E c’è un’organizzazione criminale che, su questi trasporti, impone un ‘pizzo’ di 4-5 mila euro ad ogni migrante.
Trovare 4-5 mila euro non è una cosa semplice. Eppure i soldi si trovano. Negli anni ‘ruggenti’ dell’operazione Mare Nostrum operava una sorta di catena di montaggio: le imbarcazioni cariche di migranti si allontanavano appena qualche miglio dalla costa e, oplà!, trovavano subito la nave di una ONG che li ‘salvava’ e li portava in Italia (nel 90% dei casi nei porti siciliani).
La prima assistenza era tutta a carico delle Regioni.
Una parte minima di migranti finiva nei centri di accoglienza italiani gestiti per lo più da ‘cooperative’. Il resto attraversava l’Italia e, in un modo o nell’altro, si spostava verso il Nord Europa.
Riassumendo.
Chi imponeva (e impone ancora oggi) il ‘pizzo’ di 4-5 mila euro per ogni migrante imbarcato ha guadagnato una fortuna.
Pure in Italia chi ha gestito i migranti si è arricchito. Anche violando la legge, come nel caso di Mafia Capitale.
A un certo punto – grosso modo intorno al 2016 – il flusso di migranti che arrivava in Italia era così massiccio che i centri di accoglienza non riuscivano più a tenere il ritmo.
Così anche piccoli hotel – e in certi casi anche ville e piccoli palazzi privati – sono stati trasformati in centri di accoglienza. Tanto che problemi c’erano? Pagavano gli ignari cittadini italiani.
Dal Bilancio dello Stato veniva fuori che l’Italia spendeva ogni anno poco più di 4 miliardi di euro. Meno di un terzo di questa somma veniva utilizzata per l’assistenza, mentre i due terzi finivano nelle tasche dei titolari dei centri di accoglienza, grandi e piccoli.
Ci sono state eccezioni ma, nel complesso, l’assistenza ai migranti è stata una grande speculazione.
Nei primi mesi del 2017 i dirigenti del centrosinistra – forza politica che governava l’Italia e molte Regioni – hanno cominciato a registrare l’insofferenza di tanti italiani verso i migranti. Da qui la svolta con Marco Minniti Ministro degli Interni.
Ma ormai la Lega di Matteo Salvini aveva preso piede. Tant’è vero che nel PD hanno capito già nel 2017 non soltanto che avrebbero perso tanti voti, ma anche che avrebbero avuto difficoltà a recuperarli. Da qui il ragionamento sulla possibilità di far votare i migranti per recuperare voti. E’ un progetto che il PD non ha abbandonato, ma ha solo messo da parte perché è fuori dal Governo.
Ma appena le condizioni glielo consentiranno torneranno a riproporlo. Ricordiamoci che questi signori del centrosinistra non hanno remore di alcuna sorta: sono stati loro a inaugurare la stagione delle riforme costituzionali a maggioranza semplice: opzione temeraria che oggi rende difficile riformare la Costituzione.
Con la fine del Governo italiano di centrosinistra è finito il grande affare dei migranti. La ‘filiera’ degli affari sulla pelle dei migranti è stata sensibilmente ridotta. Rimangono, è vero, gli sbarchi ‘fantasma’ in Sicilia. Ma fatto 100 gli affari ai ‘gloriosi’ tempi dell’operazione Mare Nostrum, gli sbarchi ‘fantasma’ frutteranno a chi controlla questo settore criminale, sì e no’, il 5-6% rispetto agli anni d’oro.
Questo spiega i tentativi di ripristinare un passato recente che difficilmente tornerà.
Una domanda sugli incidenti in mare: si può escludere, a priori, che non siano voluti dai criminali che negli anni passati hanno gestito il grande affare?
Il problema è che oggi è l’Europa nel suo complesso che non vuole migranti. In parte perché c’è una mezza saturazione, in parte perché la presenza di migranti fa crescere i partiti ‘populisti’ anti UE e, in parte, perché c’è il dubbio che il caos dei migranti che spingono per recarsi un Europa sia voluto dai Paesi che vogliono creare problemi all’Unione Europea.
In questo scenario il flusso dei migranti verso l’Europa, in un modo o nell’altro, si ridurrà a livelli fisiologici. Resta, in ogni caso, la singolarità, tutta italiana, di commentare e spiegare i naufragi come mera mancanza di soccorsi, omettendo di stigmatizzare il comportamento di chi li organizza, magari nell’illusione – perché ormai è solo un’illusione – di tornare ai ‘fasti’ dell’operazione Mare Nostrum.
Un altro modo singolare è il modo con il quale in Italia vengono commentati i disordini in Russia. La Russia di Putin sarebbe “cattiva” perché impedisce il libero dispiegarsi del dissenso.
Dimenticando un piccolo ‘particolare’: e cioè che la fine del comunismo ha generato nel mondo uno spaventoso aumento della povertà. Là dove è scomparso il comunismo – che per carità aveva tanti limiti – sono cresciute in modo spaventoso le diseguaglianze.
La verità è che, negli anni ’80, Milton Freedman – leader dell’economia liberista, Scuola di Chicago – con il suo celebre volume Liberi di scegliere – ha preso in giro mezzo mondo. Ha fatto credere a intere generazioni di giovani di allora che l’economia di mercato a briglia sciolta avrebbe portato sviluppo e benessere per tutti.
E’ accaduto, invece, l’esatto contrario: nel mondo di oggi dove imperversano il liberismo e le multinazionali l’economia, quando cresce, più che dal lavoro e dalla produzione, è sostenuta da ‘bolle’ monetarie che, quando esplodono, creano danni enormi (vedere il 2008). Il tutto in una realtà dove chi era ricco è diventato sempre più ricco e chi era povero è diventato sempre più povero!
“La notizia è che la Germania, qualche anno fa, si è fatta consegnare dall’Unione Europea 250 miliardi di euro circa per sistemare i conti delle proprie banche, che non sono messe meglio della banche italiane (la sola Deutsche Bank, come denunciato dal sociologo Luciano Gallino – come potete leggere in questo articolo – lo scorso anno, poco prima di venire a mancare, presenta un esposizione in derivati pari a 70 mila miliardi di euro: e si tratta di una banca che opera in Italia con circa 400 sportelli!)” (QUI IL NOSTRO ARTICOLO PER ESTESO).
Cosa vogliamo dire? Che il sistema folle del liberismo e delle multinazionali – che nella sola Unione Europea dell’euro, in meno di venti anni, ha prodotto oltre 100 milioni di poveri su 500 milioni di abitanti (tanti ne fa l’Europa unita) – preme per sfondare anche in Russia. E utilizza gli ingenui cittadini russi che pensano che il ‘male’ sia Putin, non capendo che lo stesso Putin sta provando a non fare entrare in Russia i criminali del liberismo economico e delle multinazionali!
Ma di questo in Italia non si parla. Per la ‘Grande informazione italiana’ Putin è il “cattivo” mentre l’Unione Europea dell’euro – un covo di strozzini e massoni che opera all’insegna del liberismo economici sfrenato – sono il “futuro dell’Italia”…
Foto tratta da ilsole24ore
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