Lo dice in un comunicato il parlamentare regionale dell’UDC, Vincenzo Figuccia, che è anche leader del Movimento CambiAmo la Sicilia. Sono i numeri resi noti dall’Osservatorio nazionale amianto. Un fenomeno che metterebbe a rischio almeno 352 mila alunni e 50 mila tra docenti e non docenti. Problemi anche nelle biblioteche e negli ospedali
“Almeno 330 scuole siciliane vivono l’incubo amianto”.
Lo dice in un comunicato il parlamentare regionale dell’UDC, Vincenzo Figuccia, che è anche leader del Movimento CambiAmo la Sicilia.
“Sono i numeri – sottolinea Figuccia – che arrivano dall’Osservatorio nazionale amianto, che ha realizzato, a livello nazionale, un censimento sui materiali che contengono amianto”.
Già, i ‘numeri’ del pericolo amianto in Sicilia:
“Sono 2 mila e 400 le scuole con esposizione alla fibra-killer – dice sempre il parlamentare”.
Un fenomeno che, stando ai dati, metterebbe a almeno 352 mila alunni e 50 mila tra docenti e non docenti. A cui si aggiungono circa mille biblioteche ed edifici culturali, 250 ospedali, 300 mila chilometri di tubature che diventano 500 se consideriamo gli allacciamenti.
“In Sicilia – dice il parlamentare regionale – stando a quanto si legge nel ‘Rapporto’ sull’amianto, solo nel 2016 ci sono stati circa 600 decessi per amianto, con 100 casi di mesotelioma per lo stesso anno. Ai quali si aggiungono almeno 200 decessi per cancro polmonare. Credo che sia opportuno accelerare con la mappatura regionale alla quale deve seguire un adeguato piano di smaltimento”.
“In questo senso – conclude Figuccia – mi sono già attivato per chiedere al Dipartimento Protezione civile di favorire percorsi virtuosi e incentivi alla denuncia di discariche e lastre, nonché pseudo strutture e tettoie sgranate dove la fibra-killer imperversa”.
Foto tratta da meteoweb.eu
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