Dalla ‘sinistra ferroviaria’ (leggere Tram & appalti ferroviari) alla ‘sinistra taglia legna’. Insomma, la Palermo amministrata da Leoluca Orlando e dal PD – più il ‘contributo’ di Sinistra Comune (cioè di Rifondazione Comunista) – si conferma ‘ambientalista’. Altri 200 alberi di pino da abbattere. L’intervento del parlamentare nazionale del Movimento 5 Stelle, Aldp Penna
Qualche giorno fa abbiamo ripreso un’inchiesta sul taglio degli alberi nel mondo. Una storia che potrebbe essere legata alla tecnologia 5G (QUI IL NOSTRO ARTICOLO). Il taglio degli alberi non risparmia Palermo, dove dai tempi del “Sacco” di Vito Ciancimino tagliare alberi è una ‘tradizione’…
Una tradizione che vive, se è vero che, negli ultimi anni, a Palermo, migliaia di alberi sono stati tagliati. E la storia va avanti. Non si capisce perché, ma a Palermo – ribadiamo: dai tempi di Ciancimino fino ai nostri giorni – c’è sempre un buon motivo per tagliare alberi!
Del resto, la Conca d’Oro non sarebbe sparita senza questa ‘intelligente’ tradizione che vive…
Non sappiamo più, da quando I Nuovi Vespri è in rete, quanti articoli abbiamo scritto raccontando il taglio degli alberi. In calce ne trovate alcuni: alcuni, perché ormai abbiamo perso il conto!
Oggi – cosa da non crederci – il Comune si prepara a tagliare 200 alberi. Una storia che sta facendo discutere, e che dà l’esatta misura del ‘valore’ dell’attuale amministrazione comunale di Palermo a ‘trazione’ PD, con i ‘compagni’ di Sinistra Comune in Giunta.
Sulla vicenda interviene il parlamentare nazionale del Movimento 5 Stelle, Aldo Penna:
“Il progetto del Comune di Palermo di abbattere duecento pini perché ha perso una causa civile nei confronti di un’azienda che sorge su via Ugo La Malfa – scrive Penna – è una decisione folle. Il Dipartimento Ambiente e il suo eterno dirigente, dott. Musacchia, presentino la relazione tecnica completa e le conclusioni che giustificano la scelta di estirparli”.
“Il Comune di Palermo già viene meno agli obblighi di legge che impongono un nuovo albero per ogni nuovo nato – aggiunge il parlamentare nazionale grillino – piantando piccoli arbusti e conteggiandoli come alberi. Adesso, senza esaminare soluzioni alternative, si vorrebbero eliminare duecento esemplari di pino contribuendo alla distruzione di quella infrastruttura verde, gli alberi, che aiutano il bioclima e rendono le città assalite dal cemento più vivibili”.
“Giù la mano dai pini di via La Malfa – conclude Aldo Penna – e subito l’impianto di altre centinaia di alberi: vogliamo boschi urbani, no deserti e tagli indiscriminati!”.
Che dire? Che a nostro avviso andrebbe fatta luce su questa storia dei tanti, troppi alberi abbattuti a Palermo. Sarebbe interessante capire che fine fanno gli alberi abbattuti: il Comune guadagna o spende soldi per smaltirli? Possibile che in Consiglio comunale le opposizioni non riescano a fare chiarezza su questi abbattimenti di alberi che vanno avanti da anni?
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