I grillini non possono chiedere la riduzione dei vitalizi agli ex parlamentari regionali della Sicilia e tacere sul costo, attuale, di un eurodeputato, che ammonta a circa 60 mila euro al mese! Prima di mettere le mani nelle tasche degli altri, Cancelleri e compagni impegnino i prossimi europarlamentari grillini a restituire almeno 45 mila euro al mese al Parlamento europeo. In attesa di questo atto il presidente Miccichè blocchi il taglio dei vitalizi agli ex deputati regionali
Giancarlo Cancelleri, che ormai rappresenta il vecchio del Movimento 5 Stelle, avendo provato, senza riuscirci, dare vita al Governo regionale dell’inciucio con Nello Musumeci, ha trovato, o meglio, pensa di aver trovato il modo di guadagnare la scena politica tirando in ballo la storia dei vitalizi degli ex deputati dell’Assemblea regionale siciliana. Per carità, in alcuni casi ci sono esagerazioni, che sono le stesse – anche se in numero molto minore, di quelle della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica.
Detto questo, preso dalla frenesia di regolare i conti con il passato, Cancelleri non si accorge del presente. Pensate un po’ che sono strani ‘sti grillini: stiamo per andare a votare per il rinnovo del Parlamento europeo (per chi ci andrà, perché abbiamo la sensazione che, in tanti, non andranno a votare) e loro, così attenti alle ‘vergognose’ indennità parlamentari, non si sono accorti che un parlamentare europeo costa alla collettività circa 60 mila euro al mese!
Quando il tesoriere del PD, Luigi Zanda, il mese scorso, ha proposto di equiparare l’indennità dei parlamentari nazionali italiani a quelli europei c’è stata una levata di scudi, con in testa i grillini: che scandalo, Zanda vuole aumentare l’indennità ai parlamentari (QUI IL NOSTRO ARTICOLO).
Così abbiamo appurato che sì, gli europarlamentari possono costare oltre tre volte in più del costo dei parlamentari nazionali italiani, mentre questi ultimi debbono ridurre la propria indennità, non certo aumentarla!
Ma che ragionamento è, questo, onorevole Cancelleri? Perché, anche per i grillini, è giusto che un europarlamentare debba costare alla collettività 60 mila euro al mese? Mistero.
Quando i parlamentari regionali della Sicilia si portavano a casa 20 mila euro al mese era uno scandalo. D’accordo, erano troppi. E sono stati ridotti. Ma perché nessuno parla del costo di circa a 60 mila euro al mese di un parlamentare europeo? Mistero!
Pensate un po’ che ‘cucca’ per un europarlamentare: 20 mila euro ‘mansi’ al mese in tasca; 24 mila euro al mese per tre persone scelte liberamente da ogni eurodeputato (senza vincoli di parentela: sarebbe molto interessante approfondire questo punto…) pagate direttamente dal Parlamento europeo; più altri 14 mila euro al mese per ‘ammennicoli’ vari (anche questo punto dovrebbe essere spiegato meglio).
Su questo scandalo – che è il vero scandalo del Parlamento europeo, in assoluto il Parlamento più pagato del mondo – nessuno fiata. Nemmeno i grillini che, tanto solerti nel chiedere ‘moralità’ ai parlamentari italiani, diventano improvvisamente silenziosi quando si tratta del Parlamento europeo. Perché?
Sapete qual è il paradosso di questa storia? Che il Parlamento europeo non è nemmeno un Parlamento, perché non esamina e non approva leggi. I Regolamenti comunitari e, in generale, gli atti di governo, nella ‘Grande Europa’ unita (o quasi) sono prerogativa della burocrazia della UE, che risponde direttamente a soggetti che nessuno ha eletto.
Perfino la Commissione europea – che è l’esecutivo della UE che nessuno elegge e che non è espressione del Parlamento europeo – in molte cose, prende ordini dalla burocrazia.
Bella questa, no? Un Parlamento che non approva leggi è il più pagato del mondo! Perché? E’ come se chi comanda veramente nella UE dica ai europarlamentari:
“Ogni mese spendiamo per voi 60 mila euro a testa, ma per 5 anni non dovete dare fastidio e non dovete disturbare i manovratori…”.
Ora vorremmo fare una proposta all’onorevole Cancelleri: prima di mettere in moto la commissione dell’Ars che dovrebbe ridurre le indennità agli ex parlamentari regionali perché non intervenite sullo scandalo dei 60 mila euro al mese degli eurodeputati?
Attenzione: ci rendiamo conto che i grillini non hanno il potere di far cambiare le regole al Parlamento europeo: ma possono sempre impegnare i propri futuri europarlamentari a restituire al Parlamento europeo almeno 45 mila euro al mese.
Avete idea di quanti fondi per le imprese si possono costituire con tutti questi soldi?
Da qui la nostra proposta – che non è rivolta solo all’onorevole Cancelleri, ma a tutti i parlamentari dell’Ars, a cominciare dal presidente Gianfranco Miccichè -: prima di iniziare la discussione sul taglio delle indennità agli ex parlamentari di Sala d’Ercole aspettiamo che i grillini chiedano al Parlamento europeo il taglio di 45 mila euro al mese dall’indennità di ogni europarlamentare; a questa richiesta – ne siamo certi – si assocerà la restituzione, da parte dei prossimi europarlamentari grillini, di 45 mila euro al mese al Parlamento europeo. E, naturalmente, la richiesta di riduzione dei vitalizi agli ex europarlamentari.
Senza questi passaggi preventivi il taglio dei vitalizi degli ex parlamentari regionali suonerebbe come un’ingiustizia mirata contro la Sicilia: anche perché non solo gli europarlamentari costano 60 mila euro al mese, ma hanno diritto, come già accennato, a un vitalizio che non è certo inferiore di quello degli ex parlamentari siciliani.
Al presidente Miccichè chiediamo di non fare passare per stupidi i siciliani, solo perché, con la morale in politica – arma sempre molto insidiosa – c’è chi vorrebbe utilizzare due pesi e due misure.
P.s.
Messaggio ulteriore all’on Cancelleri: guardi che, all’Ars, dai primi anni ’80 del secolo passato, il problema degli esborsi esosi non riguarda tanto gli ex parlamentari, quanto gli ex alti burocrati del Parlamento siciliano. Lo sa che ci sono alti burocrati che, ogni mese, si portano a casa oltre 20 mila euro?
Foto tratta da ilsitodisicilia.it
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