Una sinistra italiana allo sbando, abbandonata dai suoi stessi elettori, adesso cerca di fare proseliti impossessandosi di martiri del Socialismo italiano e siciliano che nulla hanno a che vedere con il Partito Socialista Europeo e con il Partito Democratico italiano. Alla CGIL e al suo segretario Campo va ricordato che Salvatore Carnevale appartiene alla grande tradizione Socialista, non alla finta sinistra italiana di oggi!
Cari ‘compagni’ della sinistra – CGIL compresa -: sappiate che Salvatore Carnevale fa parte della tradizione socialista italiana in generale e siciliana in particolare (COME POTETE LEGGERE QUI). Con i signori del PD e con il sindaco renziano di Palermo, Leoluca Orlando, Carnevale non ha nulla, ma proprio nulla a che spartire!
Celebrare la memoria di Salvatore Carnevale, a dieci giorni dal voto per le elezioni europee, è veramente un’operazione di cattivo gusto. Certo, di mezzo c’era l’anniversario. Ma voi, egregi ‘compagni’ della ‘presunta’ sinistra italiana, sapete benissimo che il PD è in caduta libera e che i socialisti il PSE – il Partito Socialista Europeo – oggi è espressione del padronato, non certo della classe lavoratrice.
Sapete benissimo che tanta gente non voterà più il PSE: e sapete benissimo che i socialisti, i vero socialisti – e voi non siete tra questi – non voteranno più il PSE e i partiti che, nei vari Paesi della UE, si riconoscono nel PSE, a cominciare dal Partito Democratico italiano, espressione del liberismo europeo, non certo della tradizione socialista.
Leggiamo nel comunicato:
“Inaugurate oggi a Borgo Ulivia le vie Salvatore Carnevale e Francesca Serio. Le due strade, intitolate dal Comune di Palermo e dalla Cgil Palermo al sindacalista di Sciara ucciso il 16 maggio del 1955 e alla madre, la prima donna che si è opposta alla mafia, prendono il posto di via dell’Airone e di via del Cigno. L’iniziativa è stata organizzata nell’ambito dell’intestazione di 19 ‘vie dei diritti’ a sindacalisti uccisi dalla mafia e a protagonisti dell’antimafia sociale. Sono intervenuti il segretario Cgil Palermo Enzo Campo, il segretario confederale Cgil Giuseppe Massafra, il vice sindaco di Sciara Benedetta Patti e il sindaco di Palermo Leoluca Orlando”.
Si tratta di quattro socialisti? A noi non sembra proprio!
“La memoria di Salvatore Carnevale e di Francesca Serio è patrimonio della Cgil, del mondo del lavoro e della migliore storia d’Italia”, ha dichiarato il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo.
La memoria di Salvatore Carnevale è, in primo luogo, patrimonio del Partito Socialista Italiano fatto fuori con l’operazione Tangentopoli, con gli ex comunisti italiani che plaudivano all’eliminazione del leader socialista, Bettino Craxi, costretto alla fuga dall’Italia. Questa è la storia, le altre sono chiacchiere, strumentalizzazioni e ‘appropriazioni’ di bassa politica-politicante.
Anche la presenza di Carnevale nella CGIL va spiegata: e va spiegata con il fatto che i comunisti non riuscirono a buttare fuori da questa organizzazione sindacale i socialisti. A riprova di ciò sta il fatto che la convivenza, nella CGIL, tra “componente comunista” e “componente socialista” – questa la definizione che si utilizzava nella Prima Repubblica – non è mai stata semplice.
Solo dopo il 1994, quando gli ex comunisti si sono resi conto che Berlusconi non solo aveva fondato un partito forte, ma che aveva anche sdoganato anche l’ex Msi, i post comunisti della CGIL hanno ridotto – ma mai eliminato – l’albagia che li ha sempre e il senso di superiorità che hanno sempre manifestato verso i socialisti.
“Attraverso il recupero della memoria – dice oggi Campo, sindacalista con il pallino della storia – la CGIL sta realizzando una battaglia culturale per affermare il valore della storia nelle scuole e per riproporre l’attualità di valori come i diritti e la giustizia, fondamentali, ieri come oggi, per il contrasto alla mafia e alla criminalità e per affrontare il presente e il futuro dei giovani e del lavoro”.
Egregio segretario Campo, raccontiamola bene questa storia, soprattutto quando si parla di Socialismo.
P.s.
Per inciso, Salvatore Carnevale era nato a Galati Mamertino, nel Messinese. Con Palermo non aveva nulla a che spartire!
Foto tratta da rassegna.it
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