Veramente strano quello che sta succedendo. E non siamo noi a dirlo. La CGIL di Palermo chiede le dimissioni del presidente della RAP, Giuseppe Norata. E il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Antonio Randazzo, adombra un conflitto di interessi da parte dei vertici della RAP. Tutto questo in piena campagna elettorale! Una curiosità: ma i ‘compagni’ di Sinistra Comune non hanno nulla da dire?
Senza vergogna! Sì, la ‘presunta’ sinistra che governa Palermo ormai non ha più alibi e procede sulla strada neo-liberista aperta dal PD di Matteo Renzi. Ecco arrivare la privatizzazione di una parte dei servizi per la raccolta dei rifiuti. La RAP – la società comunale che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti – non è in grado di espletare il servizio. La soluzione? Dare spazio ai privati!
Per noi non è una novità. Infatti, I Nuovi Vespri, nel luglio dello scorso anno, sottolineavano il fatto che alcuni servizi legati alla gestione dei rifiuti erano stati ‘esternalizzati’, ovvero affidati a soggetti esterni (QUI IL NOSTRO ARTICOLO). Insomma, almeno per noi quello di oggi è il secondo ‘sputtanamento’ della presunta sinistra che governa Palermo.
A proposito: c’è ancora a Palermo una sinistra che ha il coraggio di denunciare tutto questo? Per fortuna c’è. Non è il PD, del quale il sindaco Leoluca Orlando è autorevole esponente. E nemmeno Sinistra Comune (leggere Rifondazione Comunista di Palermo e quel che resta di SEL), che si sono sistemati in giunta con una bella poltrona (i veri ‘valori’ della sinistra innanzi tutto: è vero ‘compagni’ di Sinistra Comune?).
Per fortuna che c’è ancora la CGIL siciliana, in parte ‘toccata’ dal renzismo’, in parte ancora sana. Da qui arriva una secca richiesta di dimissioni agli attuali vertici della RAP:
“Sulla decisione di affidare alcuni servizi d’istituto della RAP ai privati – si legge in un comunicato – la FP CGIL, con il coordinatore provinciale igiene ambientale Pino Spataro, chiede che l’Amministratore Unico Giuseppe Norata rassegni le proprie dimissioni, specie perché su argomenti di esternalizzazione di servizi non ha trattato l’argomento con i sindacati ed anche perché non si è adoperato a recuperare nei confronti del Comune i crediti (70 milioni) vantati dall’azienda necessari anche per il ripristino del capitale sociale”.
“Questa incredibile deficienza nel campo della gestione aziendale che a sua volta comporta l’impossibilità di rimpinguare uomini, efficienza dei mezzi e capacità di spesa – prosegue la nota di Spataro – fa accampare scuse per fare entrare, a scapito della gestione e della trasparenza pubblica, cartelli di potere dell’imprenditoria a cui non dispiacerà, eventualmente, dispensare favori politici, magari con l’ingresso al lavoro di gente a cui purtroppo verrebbero ridotti pure i diritti sindacali. Per il sindacato, Norata, oltre alle proprie inadempienze, ha solo predicato un insano ‘giustizialismo’ per screditare i lavoratori della RAP come ad esempio, la doccia anticipata poco prima del termine del servizio dei lavoratori che operano in condizioni disumane all’impianto del TMB!”.
Il TMB è l’impianto di Trattamento Meccanico Biologico dei rifiuti dislocato nella discarica di Bellolampo.
A questo punto dalla CGIL arriva un’accusa pesantissima:
“Il patrimonio della RAP è davvero senza speranze, ingestibile al punto che si deve ricorrere a svendere pezzi dell’attività d’istituto ai privati? Si potrebbe controllare se ci sono in atto cospirazioni ad opera magari di amministratori della cosa pubblica che coltivano invece interessi diretti o celati per scopi privatistici?”.
Sulla vicenda interviene anche la consigliera comunale di Palermo, Sabrina Figuccia, del Movimento CambiAmo la Sicilia:
“C’è voluto tempo, ma alla fine la RAP recita il ‘mea culpa’ ed ammette che l’azienda non è in grado di svolgere alcuni servizi per i quali viene pagata profumatamente dal Comune. Del resto, la città è lo specchio fedele dell’inefficienza di questa Amministrazione ed a nulla servono gli spot propagandistici, con tanto di hastag lanciati dal sindaco sui social se la città reale è abbandonata a sé stessa. E, se possibile, il rimedio è peggio del male. Perché, nonostante l’assessore Catania (il ‘compagno’ Giusto Catania, assessore comunale in quota Sinistra Comune ndr) e il presidente della RAP Norata cerchino di arrampicarsi sugli specchi, la verità è una sola: affidare servizi tramite appalti a società esterne significa soltanto privatizzare, ammettendo così di non essere in grado di assicurare un servizio di raccolta rifiuti degno di questo nome”.
C’è anche un comunicato del consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Antonio Randazzo. Quest’ultimo si sofferma “sull’effetto Norata”, ovvero sulla sulla raccolta differenziata dei rifiuti-step Brancaccio, che “sarà affidata ai privati”.
“Questo bando – dice Randazzo – è un sistema per favorire surrettizziamente l’ingresso dei privati nella gestione dei rifiuti. Ed è quantomeno strano che tutto questo stia accadendo alla RAP da quando come amministratore unico c’è Giuseppe Norata. È evidente il conflitto di interessi dell’attuale presidente Norata, che è anche amministratore e socio della ECOX che opera nel settore rifiuti. La gestione pubblica dei rifiuti a Palermo è in pericolo?”.
Foto tratta da avvenire.it
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