In queste ore il leader della Lega, Salvini, evoca lo spettro di un possibile accordo politico tra Movimento 5 Stelle e PD. Nulla di nuovo: l’elezione di Zingaretti alla segreteria del Partito Democratico è stata interpretata anche in questa chiave. Solo che, a dieci giorni dal voto per le elezioni europee, i grillini associati al PD rischiano di perdere una barca di voti. Mentre Di Maio, da un eventuale accordo con il PD, rischia di fare la fine di Angelino Alfano
A freddo, analizzando i risultati dei ballottaggi in Sicilia, i leghisti di Salvini in salsa siciliana sono arrivati alla conclusione che loro hanno fatto votare i candidati grillini, mentre questi ultimi non hanno aiutato i candidati leghisti (ci sono arrivati un po’ in ritardo, in verità: queste cose, chi fa politica, dovrebbe intuirle prima che si verifichino).
Non sappiamo se la tesi sia vera (anche se la cosa non ci sembra così campata in aria). ma è comunque una tesi che fa il paio non soltanto con le voci che girano da tempo, ma anche con le dichiarazioni del leader della Lega di queste ore, che parla senza mezzi termini di un’eccessiva vicinanza tra il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico.
A noi sembra interessante analizzare il perché il Ministro Salvini, in queste ore, evoca un accordo tra grillini e il PD.
Ribadiamo: non è una notizia nuova. Quando si è candidato alle primarie del PD, è stato detto che Nicola Zingaretti avrebbe facilitato un incontro – che poi significherebbe un Governo – tra i grillini e lo stesso PD. Ci ha provato, nel 2013, senza fortuna, l’allora segretario Bersani del Partito Democratico Bersani. E sembra che sia un obiettivo di Massimo D’Alema.
Sembrerebbe – così almeno si racconta – che l’Unione Europea dell’euro sarebbe favorevole ad un Governo italiano grillini-PD. Con la Lega di Salvini fuori da Palazzo Chigi, perché considerata troppo “populista”.
In effetti, anche il Movimento 5 Stelle dovrebbe stare con i populisti. Ma i grillini, si sa, pur essendo molto fedeli alle idee portanti del Movimento, le cambiano spesso…
Dicevamo delle parole di Salvini e compagni, che in queste ore evocano lo spettro di un accordo tra grillini e PD che dovrebbe manifestarsi dopo le elezioni europee. Accordo che presuppone la riduzione della forza dei renziani all’interno del PD e, magari, una scissione, con Renzi e i suoi amici che lasciano il Partito Democratico.
Difficile dire quanti parlamentari del PD andrebbero via con Renzi. Ma, in ogni caso, un eventuale accordo di governo grillini-PD presuppone un ‘suk’, con parlamentari raccolti qua e là per sostenere l’ipotetico asse Di Maio-Zingaretti.
Cosa c’entra la Sicilia con il possibile accordo tra grillini e leghisti? E che legame c’è con le elezioni europee?
Le dichiarazioni di queste ore di Salvini potrebbero essere una chiave di lettura. In questa fase – cioè a dieci giorni dal voto per le elezioni europee – Di Maio non ha motivo di parlare di un accordo con il PD, perché questo gli farebbe perdere una caterva di voti. Perché il Partito Democratico, ormai, è visto come il ‘vecchio’ della politica italiana: un partito che ha smarrito le radici di sinistra ed è diventato il partito della destra ‘europeista’, cioè legata ai liberisti che oggi controllano l’Unione Europea.
Salvini, invece, ha interessi opposti: ha bisogno di far sapere che i grillini stanno trattando con il PD per un possibile Governo, con la ‘benedizione’ dell’Unione Europea.
Per certi versi, anche se da una posizione di maggiore forza, Di Maio starebbe portando il Movimento su posizione quasi ‘europeiste’: nessuna polemica con Bruxelles, alleanza con i Gilet Gialli archiviata e posizioni politiche, sull’economia, che di giorno in giorno diventano simili a quelle del PD…
E la Sicilia? C’entra pure. Contrariamente alla frettolosa ‘lettura’ dei ballottaggi e, in generale, delle elezioni comunali, la Lega, nella nostra isola, non è andata male. Ha perso, è vero, i ballottaggi. Ma di voti ne ha presi tanti. E potrebbe prenderne ancora di più alle elezioni europee.
Se andiamo a ‘leggere’ attentamente i risultati delle elezioni comunali siciliane notiamo che i grillini non hanno brillato. Gli è andata bene ai ballottaggi: ma hanno vinto con una grande astensione che, questa volta, ha penalizzato la vecchia politica.
Ma in valore assoluto i grillini, in Sicilia, non hanno preso tanti voti.
Diverso il discorso per i leghisti, che invece partivano da zero e i voti li hanno presi.
Adesso, a giocare in favore della Lega, ci sono proprio i risultati del ballottaggi: dove i leghisti si sono dimostrati affidabili, perché hanno votato per i grillini; mentre questi ultimi – a giudizio dei leghisti – non avrebbero fatto la stessa cosa (COME POTETE LEGGERE QUI).
Se nelle prossime ore i leghisti alzeranno i toni della polemica, accusando con più forza i grillini di ‘trescare’ con il PD è probabile che guadagnino voti, perché il Partito Democratico, come già ricordato, è vecchia politica. E perché nel Sud il PD viene vissuta come una forza politica antimeridionale.
Non sappiamo cosa faranno Di Maio e compagni. Ma sappiamo che fine ha fatto Angelino Alfano dopo essersi alleato con il PD…
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