Tra venti giorni circa si voterà per il rinnovo del Parlamento europeo. chi è che, tra i candidati, sta affrontando i veri problemi della Sicilia legati alle scelte scellerate adottate dall’Unione europea? Se leggiamo i giornali degli ultimi giorni, ad esempio, scopriamo che PD e Forza Italia discutono se dare vita o no a un Patto del Nazareno alla siciliana. Argomento ‘interessante’ no? Dirimente… Intanto Claudio fava voterà PD, tanto per restare a ‘sinistra’…
Tra circa 20 giorni i Siciliani verranno chiamati a votare per il rinnovo del Parlamento europeo. Qualche siciliano, per caso, ha letto o ascoltato qualche dichiarazione dei candidati che propongono possibili soluzioni per i problemi della nostra Isola che dipendono dall’Europa, a cominciare dall’agricoltura e dalla salute?
Lo spettacolo penoso arriva dalla vecchia politica e, segnatamente, dal PD e da Forza Italia, due formazioni politiche che rappresentano, in assoluto, il vuoto-niente. Non dovete credere a noi: dovete limitarvi a cercare sulla rete gli articoli di cronaca politica – o presunta tale – che riguardano il Partito Democratico e i berlusconiani siciliani. Sapete qual è l’argomento ‘elettorale’ di big e dirigenti locali di questi due partiti? L’inciucio sì e l’inciucio no…
Pensate un po’: mentre la Sicilia affonda, mentre migliaia di agricoltori siciliani si dibattono in una crisi senza fine, mentre il prezzo del grano duro siciliano, ormai da anni, è ai minimi storici (al di sotto del costo di produzione!), mentre siamo sommersi dall’olio d’oliva ‘extra vergine’ tunisino, mentre la frutta africana ha sostituito quella siciliana, mentre il pomodoro e la passata di pomodoro cinesi hanno sostituito le produzioni siciliane, mentre la cantine sociali siciliane sono piene di vino invenduto, mentre pasta, pane, pizze, dolci (cassate, cannoli eccetera) vengono preparati con grano estero, grano canadese in testa, come cercano voti ‘capi’ e dirigenti di PD e Forza Italia in Sicilia? Con argomenti molto ‘interessanti’ che, ne siamo certi, ‘appassionano’ i siciliani…
Gianfranco Miccichè, ‘capo’ isolato di Forza Italia in Sicilia, vuole fare un accordo con il PD renziano di Davide Faraone. I renziani sono d’accordo con Miccichè. Ma il nuovo segretario del PD, Nicola Zingaretti, è contrario e dice che non ci sarà un Patto del Nazareno alla siciliana.
E i problemi della Sicilia? Al massimo, i problemi, in Sicilia, il PD li crea: cosa che ha fatto con grande impegno governando la Regione siciliana per quasi nove anni con l’antimafia di Antonello Montante e di Confindustria Sicilia.
Quali sono i ‘successi’ ottenuti dal PD di Giuseppe Lumia, Antonello Cracolici e degli ‘industriali’? Il ‘fiorente’ sistema dei rifiuti, la ‘casse’ della Regione svuotate, l’agricoltura allo sbando, i Comuni di Palermo e Catania ‘ricchi’ di debiti, i porti pieni di migranti, i centri di accoglienza migranti che hanno fatto arricchire gli amici, le ex Province siciliane fallite (adesso la colpa è dell’attuale Governo nazionale, non dei precedenti Governi Renzi e Crocetta), gli appalti ferroviari mangiasoldi di Palermo ne Catania, le ‘nuove’ strade Palermo-Agrigento e Agrigento-Caltanissetta che nessuno ha capito quanto, fino ad oggi, sono costate monte continuano a restare a metà e via continuando.
Saranno stati questi ‘successi’ a convincere il medico di Lampedusa, Pietro Bartolo, a candidarsi nel PD? In compenso, siccome in lista c’è il dottore Bartolo, il ‘leader’ della sinistra siciliana ‘alternativa’ al PD, Claudio Fava, si è convinto: pur restando ‘alternativo’ al PD, Fava voterà per il PD, ma perché in lista c’è il medico di Lampedusa Bartolo, non certo perché Fava ha aderito al PD…
E l’agricoltura? E i pescatori siciliani massacrati dai regolamenti cervellotici e truffaldini dell’Unione europea?
Il Tonno Rosso del Mediterraneo, sul mercato giapponese, spunta prezzi incredibili. Ma organismi internazionali che i potenti della Terra hanno eletto a custodi del mare – ma che in realtà sono i ‘camerieri’ degli stessi potenti della Terra – ormai da anni si sono piazzati nel Mediterraneo e decidono chi può pescate il Tonno Rosso e chi no.
Hanno stabilito che ci sono le ‘quote’: più di un certo numero di esemplari di Tonno Rosso non possono essere pescati. Poi, però, si scopre che il Mediterraneo è pieno di Tonno Rosso; si scopre che imbarcazioni che non il Mediterraneo non hanno nulla a che spartire pescano Tonno Rosso a man bassa e lo vanno a vendere in Giappone guadagnando una barca di soldi. Pesandole on le reti di circuizione, previo avvistamento dei Tonni con gli aerei…
E in Sicilia? I pescatori siciliani hanno le ‘quote’: più di tanti esemplari di Tonno Rosso non potete pescare, dicono le ‘autorità’, sennò vi facciamo multare! E chi è che multa i pescatori siciliani che si azzardano a mettere in discussione le ‘quote’ stabilite da chi fa business con il Tonno Rosso del Mediterraneo?
Le autorità italiane, naturalmente. Sulla base delle ‘regole’ dell’Unione europea. Volete mettere?
Ma il furto con destrezza del Tonno Rosso del Mediterraneo che alimenta il grande affare in Giappone (alla faccia delle marinerie dell’Europa mediterranea, marinerie siciliane e calabresi in testa) è solo una delle assurdità che l’Unione europea dell’euro impone ai pescatori dell’Europa mediterranea.
Sicuramente avrete sentito parlare delle tecniche di pesca dannose per gli equilibri ecologici del Mediterraneo. Queste tecniche di pesca vanno eliminate, queste altre tecniche di pesca vanno pure eliminate e via continuando.
Una persona mediamente intelligente non può che porsi una domanda: tutti i paesi che si affacciano nel Mediterraneo fanno parte dell’Unione europea? Sembrerebbe di no. Tutti i Paesi che si affacciano nel Mediterraneo hanno adottato i regolamenti della pesca voluto dalla UE per “tutelare i delicati equilibri ecologici del Mediterraneo”? Sembrerebbe di no.
Quindi, se abbiamo ben capito, ci sono Paesi del Mediterraneo che, in materia di pesca, rispettano i “delicati equilibri ecologici del Mediterraneo”, così come vuole la UE, e altri Paesi – che non fanno parte della UE – che non li rispettano affatto. Poi si scopre pure che l’Italia, ormai da anni – guarda caso da quando hanno preso piede i ‘regolamenti’ UE sulla pesca – importa il pesce dall’estero.
Non è che, per caso, una buona parte del pesce oggi importato dall’Italia arriva da quei Paesi del Mediterraneo non UE che praticano le tecniche di pesca vietate in Italia?
Rispetto a questi problemi qual è la posizione dei candidati alle elezioni europee nel collegio Sicilia-Sardegna? Sì, c’è anche la Sardegna. I sardi non sono interessati alla pesca del Tonno Rosso del Mediterraneo? I sardi non sono interessati al fatto che il latte delle loro pecore, di fatto, viene sostituito, a umma umma, dal latte di pecore rumene che costa meno della metà?
Lo scriviamo spesso: la UE ha innalzato i limiti dei contaminanti presenti nel grano per consentire a Paesi come il Canada di importare il proprio grano in Europa. Attenzione: non c’è solo il grano duro con il quale si producono pasta, pane, pizze; l’Italia è sommersa anche dal grano tenero canadese (legge grano tenero Manitoba, QUI UN NOSTRO ARTICOLO).
Qualcuno ha informato i cittadini italiani che l’Italia è piena di grano tenero canadese Manitoba? In Lombardia, in Veneto, in Emilia Romagna si parla di questo argomento in campagna elettorale?
Intanto qui in Sicilia non si parla del fatto che la ‘gloriosa’ UE, che Iddio la protegga sempre, come già accennato, ha innalzato i limiti dei contaminanti presenti nel grano duro. Vediamo di che si tratta.
Quello che succede lo ha spiegato bene il micologo Andrea Di Benedetto. Si parla di Micotossine DON, veleno allo stato puro per l’organismo umano:
“L’Unione Europea, nel 2006 – ha spiegato Di Benedetto – in seguito alle pressioni delle lobby, ha fissato il limite di questa micotossina a 1750 ppb”.
E’ un limite molto elevato. Pensate: un grano che contiene una tale percentuale di micotossine non si dà nemmeno agli animali, come spiega lo stesso micologo Di Benedetto:
“Stranamente nell’Europa unita tutto il grano duro che in Canada non si potrebbe utilizzare nemmeno per gli animali si dà… all’uomo. Si tratta, con queste percentuali di DON, di un grano che, di fatto, è un rifiuto tossico e speciale, che dovrebbe essere smaltito con certi costi. Un prodotto che, invece, finisce sulle tavole dei consumatori europei”.
Arriva questo bel grano canadese, viene miscelato con il grano italiano che non contiene contaminanti e il gioco è fatto!
Comunque tranquilli: se mangiamo non più di 5 kg di pasta all’anno fatta con questo ‘splendido’ grano estero non ci dovrebbe fare molto male.
E se, invece, come avviene nel Sud Italia, di pasta ne mangiamo 35 kg all’anno a testa? Allora sono cavoli nostri! Ragazzi, la UE ci vuole mettere a dieta, per tenerci in linea, con il bel grano alle micotossine a al glifosato, e noi ci abbuffiamo: e giusto essere castigati!
Già, lo stavamo dimenticando: il bel glifosato presente nello ‘splendido’ grano che arriva in Sicilia con le navi che nessuno controlla. Quel grano estero meraviglioso che si fa 15-20 giorni di viaggio in nave, nelle belle stive dove, per non farlo finire nella pancia di topi e scarafaggi, chissà quanti prodotti chimici gli debbono ‘scavallare’. Evitiamo di pensarci…
Grazie a Dio non si fanno i controlli: il grano con le navi arriva e va subito nei silos della Sicilia per essere macinato e trasformato in pane, pizze, farine, semola e, magari, cus cus per la gioia dei siciliani… E buon appetito!
Ora ve l’immaginate i candidati alle elezioni europee del PD e di Forza Italia che parlano di ‘sti problemi? Lasciamoli lavorare, va. Magari Miccichè e Faraone convincono Zingaretti a fare una bella ammucchiata contro i “populisti”: magari chiederanno un consiglio anche a Claudio Fava, che ormai vota PD…
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