In un’interrogazione il parlamentare regionale ricorda che la Corte federale di San Francisco ha stabilito che il glifosato ha provoca il cancro. Figuccia chiede al Governo Musumeci di vietare lo scarico e la distribuzione di grano estero non controllato nel territorio siciliano
“In questi giorni ho appreso dai giornali che la Corte federale di San Francisco ha stabilito all’unanimità che il diserbante Roundup contenente glisofato, prodotto dalla Monsanto, nota multinazionale americana acquistata dal gruppo tedesco Bayer, ha contribuito in modo sostanziale al cancro di un lavoratore agricolo residente in California”
Lo dice Vincenzo Figuccia (nella foto sotto a destra) parlamentare regionale dell’Udc e leader del Movimento CambiAmo La Sicilia.
“Ancora una volta – aggiunge il parlamentare – arriva un segnale da oltreoceano, dove viene messa in evidenza la pericolosità della sostanza usata in agricoltura, mentre i Paesi dell’Unione Europea hanno rinnovato paradossalmente l’autorizzazione all’uso dell’erbicida glifosato per cinque anni, grazie alla volontà decisiva della Germania”.
“L’ipotesi che il grano importato in Sicilia dall’estero contenga tracce di glifosato è verosimile – prosegue Figuccia – ma ciò non impedisce alle navi che attraccano nei porti siciliani di scaricare il loro prodotto, destinato ai molini dislocati su tutto il territorio regionale”.
“Se da un lato i cittadini inconsapevolmente consumano quotidianamente prodotti potenzialmente pericolosi, derivati dalla lavorazione del grano estero, dall’altro si uccide l’economia dell’Isola – sottolinea il parlamentare – poiché agli agricoltori siciliani, il mercato globalizzato impone un prezzo ribassato del loro prodotto, malgrado sia qualitativamente superiore sia per le proprietà organolettiche, sia perché non contiene sostanze nocive alla salute”.
“Per tali ragioni – conclude Figuccia – ho depositato un’interrogazione parlamentare per chiedere di vietare lo scarico e l’uso di grano estero non controllato nel territorio siciliano e nel contempo di adottare tutte le precauzioni, in modo da tutelare il diritto alla salute dei cittadini che consumano prodotti derivati dal grano estero”.
Foto tratta da cronista.com
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