Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, esponente del Movimento 5 Stelle, sta dimostrando di essere più meridionalista di tutti i Ministri meridionali di centrodestra e di centrosinistra che hanno calcato la scena politica italiana nella cosiddetta Seconda Repubblica. Ha detto che spenderebbe tutti i soldi della TAV in Calabria. Mentre un certo Graziano Delrio, quello ‘bravo’, ha tolto i soldi delle ferrovie al Sud perché al Sud “c’erano le rocce”…
E’ nato in Lombardia, a Soresina, in provincia di Cremona, ma sta dimostrando di essere più meridionalista di tutti i ministri meridionali di tutti i Governi della cosiddetta Seconda Repubblica. Lui è Danilo Toninelli, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del Movimento 5 Stelle, che in visita in Calabria ha detto:
“Se abbiamo un miliardo di euro preferisco investirlo tutto in Calabria anziché per fare un buco in una montagna che non si sa quando vedrà la luce”, dice Toninelli al TG CAL 24 Video Calabria.
Il “buco nella montagna” dovrebbe servire per il collegamento ferroviario super veloce tra Torino e Lione: 20 miliardi e passa di euro per trasportare le merci che non ci sono: ci sono, invece, gli appalti ‘con le valigie tra le mani’, pronti per partire, ci sono quelli che ‘aspettano’ (non Godot, ma qualcosa di più sostanzioso…): e ci sono, soprattutto, i capi’ dei partiti di centrodestra e centrosinistra che fanno come i pazzi perché, come si dice dalle nostre parti, con il blocco della TAV arristaru cu l’occhi chini e i manu vacanti…
E’ bello no, vedere il ‘nuovo’ PD, con la faccia di Sergio Chiamparino, già sindaco di Torino, oggi presidente della Regione Piemonte, che implora una TAV, prega, implora e, addirittura, sogna un referendum.
Però che strano ‘sto PD: in Parlamento i suoi parlamentari – sempre di meno, per fortuna – attaccano i grillini che vogliono una nuova legge sui referendum: perché i referendum, sbraitano i piddini, sono un attacco alle prerogative del Parlamento!
Poi, però, la decisione di un Governo nato in Parlamento – l’attuale Governo nazionale giallo-verde – che dice no alla TAV non gli piace. E cosa chiedono Chiamparino e il PD? Il referendum! Quando si dice la coerenza!
E un referendum da organizzare come? Voterebbero solo i piemontesi? O siccome i soldi – gli oltre 20 miliardi di euro – sono di tutti gli italiani il referendum sulla TAV dovrebbe essere nazionale? Questo Chiamparino e il PD non l’hanno spiegato…
Invece una cosa il Ministro Toninelli l’ha spiegate bene: intervenendo ad un incontro organizzato dai sindaci della fascia ionica cosentina presso la sede dell’autorità portuale del porto di Corigliano, il ministro ha detto:
”L’ANAS mi ha mostrato cinque progetti che riguardano il tratto della strada statale 106 che collegherà Catanzaro e Crotone. Tra questi c’è anche quello elaborato da associazioni e cittadini. Non appena verrà scelto il tracciato, si potrà procedere con la progettazione definitiva e la ricerca delle fonti di finanziamento”.
E a proposito, invece, dei collegamenti ferroviari e ha aggiunto:
“Ho chiesto al delegato di RFI quanto ci impiegherei in treno da qui a Roma. La risposta è da mettersi le mani nei capelli. Ecco perché domani chiederò uno studio di prefattibilità per una Freccia argento per Roma che magari parta da Crotone. Se mi verrà risposto che è antieconomico, sono pronto ad assumere tutti gli oneri, perché si tratta di un progetto sociale”.
C’è o no un po’ di differenza tra Toninelli e l’ex Ministro del PD, Graziano Delrio che nel 2015, tra gli applausi dei suoi compagni di partito, toglieva i fondi alle ferrovie del Sud dicendo che nel Sud non si possono effettuare investimenti perché ci sono le “rocce” (QUI UN NOSTRO ARTICOLO).
Questo è il PD, signori: lo stesso partito che, in Sicilia, tra il 2014 e il 2016, ha avallato gli scippi al Bilancio della Regione siciliana.
Questo è il PD signori: lo stesso PD che, alle elezioni regionali della Sardegna ha perso, rispetto a cinque anno fa, quasi il 50% dei voti.
Foto tratta da ilfattoquotidiano.it
QUI L’ARTICOLO DI TG CAL 24 VIDEO CALABRIA
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