Renzi e i renziani puntano a mettere gli uni contro gli altri operai forestali e operai dell’edilizia

18 novembre 2015

Con la connivenza dei parlamentari ‘ascari’ del PD (nazionali e regionali), del governo Crocetta e dei sindacati, Renzi punta a seminare discordia tra i disperati della Sicilia. Provando a far dimenticare che è il suo governo che ha derubato la nostra Regione. Operai della Forestale e operai edili della Sicilia farebbero bene a unirsi presentando il ‘conto’ al PD e all’assessore all’Economia, Alessandro Baccei

In queste ore alcuni settori del PD renziano, d’accordo con l’ANCE Sicilia (Associazione Nazionale Costruttori Edili), fanno sapere che i soldi che dovrebbero essere spesi per alcune opere pubbliche della nostra Isola verrebbero utilizzati per pagare i forestali. Il riferimento è ai circa 90 milioni di Euro che il CIPE ha stanziato per la Regione siciliana. Soldi che, fino ad ora, non sono mai arrivati. In questo passaggio i renziani siciliani stanno giocando ‘sporco’.

E’ stato il governo nazionale che ha tolto alla Regione siciliana un sacco di soldi. Ci riferiamo agli accantonamenti annuali per il finto “risanamento dei conti pubblici del nostro Paese”: conti che non sono mai stati risanati, se è vero che il debito pubblico italiano è aumentato e oggi si attesta intorno ai 2 mila miliardi e 200 miliardi di Euro: 300 miliardi di Euro in più dal governo Monti ad oggi: la dimostrazione che il governo Monti, il governo Letta e adesso il governo Renzi hanno fallito e che i soldi che ogni anno il governo nazionale scippa a Comuni e Regioni servono a pagare gli interessi sul debito pubblico che cresce, nonostante i sacrifici chiesti ai cittadini. Soldi, quelli scippati ai cittadini italiani con tasse inique, che servono anche a pagare le guerre in mezzo mondo che Napolitano, Monti, Letta e Renzi e via continuando chiamano eufemisticamente “missioni di pace”.

Renzi ha tolto i soldi alla Regione siciliana, nel silenzio degli ascari del PD siciliano. Renzi ha deciso di stanziare 90 milioni di Euro per i forestali siciliani con la delibera CIPE. E i renziani siciliani, d’accordo con Renzi e con l’appoggio dell’ANCE Sicilia, in queste ore, mettono in giro la voce che i forestali, utilizzando i soldi per le opere pubbliche, toglierebbero lavoro agli operai dell’edilizia.

Di fatto, renziani siciliani, governo Renzi e ANCE Sicilia stanno provando a mettere gli uni contro gli altri operai della Forestale e gli operai dell’edilizia siciliana, settore in profonda crisi. 

Quello condotto dai renziani siciliani, da Renzi e dall’ANCE Sicilia è un gioco pericoloso, che rischia solo di provocare odi e disordini sociali. Il tutto negando due verità. La prima verità è che gli operai della Forestale sono il prodotto di un accordo siglato nei primi anni ’80 del secolo passato dai governi nazionali dell’epoca e dalle Regioni del Sud. La seconda verità è che i soldi ai forestali siciliani li ha scippati il governo Renzi. Renzi e il suo luogotenente in Sicilia, Davide Faraone, se la ridono, come potete osservare anche nella foto: ma stanno giocando con il fuoco.

Cominciamo con la prima verità. Nei primi anni ’80 lo Stato stanziava ‘vagonate’ di miliardi di vecchie lire per la ristrutturazione industriale del Nord Italia. Così si decise di dare una quota di questi fondi al Sud. L’accordo era il seguente: Cassa integrazione al Nord e forestali al Sud.

In Sicilia l’accordo era sfavorevole alla Sicilia. Perché a caricarsi il costo delle giornate lavorative era la Regione, mentre lo Stato, attraverso l’INPS, si caricava i costi dell’indennità di disoccupazione. Si è andati avanti così fino al governo Renzi: Cassa integrazione al Nord e forestali al Sud.

Oggi il governo Renzi ha deciso che al Sud debbono essere tolti i fondi per i forestali. E siccome in Sicilia le giornate lavorative dei forestali li paga la Regione, il governo Renzi ha tolto questi ed altri soldi alla Regione. Con questa mossa il governo romano prende due piccioni con una fava: toglie i soldi alla Regione (circa 250 milioni di Euro all’anno) e risparmia sull’indennità INPS. Perché i 24 mila forestali, concluse le giornate lavorative, dovrebbero usufruire delle indennità di disoccupazione.

Ma quest’anno, con la connivenza del governo regionale di Rosario Crocetta e delle organizzazioni sindacali, il governo Renzi è riuscito a non far completare le giornate lavorative ai circa 24 mila forestali siciliani. Così avrà un doppio risparmio: ha incamerato i soldi che ha rubato alla Regione impedendogli di far completare le giornate lavorative ai 24 mila forestali; e i soldi che l’INPS risparmierà non pagando le indennità di disoccupazione.

Certo, gli operai della Forestale si rivolgeranno al Tribunale del Lavoro. Ma intanto il governo Renzi – e siamo alla seconda verità – ha scippato questi soldi alla Sicilia (ricordiamoci che le giornate lavorative in meno per i lavoratori non significa soltanto dramma per queste famiglie, ma anche consumi in meno in Sicilia; lo stesso discorso vale per le indennità di disoccupazione che non verranno erogate agli 24 mila operai della Forestale: altri soldi che non circoleranno in Sicilia deprimendo ulteriormente consumi ed economia siciliana).

Tutto questo i parlamentari nazionali e regionali del PD lo sanno: ma non gliene può fregare di meno: prima vengono gli interessi del loro partito – il ‘glorioso’ PD – poi vengono i siciliani. Ascari fino al midollo.

Che dire, in conclusione? Che gli operai della Forestale e gli operai dell’edilizia, invece di dividersi, dovrebbero unirsi per andare a chiedere conto e ragione di tutto quello che sta succedendo al PD siciliano (che è la formazione politica responsabile, di di tutte le altre, di quanto sta avvenendo in Sicilia) e, soprattutto, all’assessore all’Economia, Alessandro Baccei, che è il vero esecutore degli ordini di Renzi: è lui, Baccei, che sta distruggendo le finanze regionali penalizzando la vita di 5 milioni di siciliani. E da lui che dovrebbero recarsi a protestare gli operai della Forestale e gli operai edili della Sicilia. 

 

 

 

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