Un interessante video che abbiamo trovato sulla pagina Facebook ‘Bosco di Ogigia’ ci fa riflettere su un particolare di un alimento – la patata – che è spesso presente nella nostra vita di ogni giorno. E ci invita – e questo è il messaggio a nostro avviso importante – a riflettere sul valore da dare al cibo
Quanto può costare un Kg di patate? Un euro? Un euro e mezzo? Grosso modo, il prezzo è questo. Eppure quando andiamo ad acquistare il classico pacco di patatine al supermercato o dove capita non riflettiamo sul fatto che lo paghiamo ad un prezzo sproporzionato: oltre 40 euro al Kg. Possibile?
Un video pubblicato sulla pagina Facebook Bosco di Ogigia ci invita a riflettere sul valore dei cibo.
Confessiamo che anche noi, pur avendo acquistato chissà quante volte il classico pacco di patatine non avevamo mai riflettuto su questo particolare che, volendo, non è proprio un dettaglio: anzi.
La patata è arrivata in Europa dal Sudamerica intorno alla metà del mille e 500. Per molti anni non era considerato un cibo adatto agli uomini, in buona parte perché nella Bibbia non si parla di questa pianta.
Nonostante i problemi legati alla religione – ma anche ad altri problemi, se è vero questa pianta veniva associata alla stregoneria – la patata di afferma come alimento intorno alla metà del mille 700, quando in Europa aumenta la popolazione e, di conseguenza, cresce l’esigenza di vere cibo disponibile. E siccome ci si accorse che questo tubero ha un rendimento maggiore rispetto ai cereali, ecco che la patata diventa un alimento centrale.
E lo è anche oggi. Chi potrebbe fare a meno delle patate? Tra l’altro, la patata ha il grande vantaggio che è disponibile tutto l’anno (COME VI ABBIAMO RACCONTATO QUI) e questo la rende presente, sempre, in tutte le case.
Patata lesse, patate al forno, patate fritte, patate ripiene, nelle minestre, nelle frittate, insomma in cento, mille piatti: antipasti, primi, secondi, contorni.
Il video del Bosco di Ogigia ci fa riflettere su qualcosa che è spesso presente nella nostra vita, ma alla quale, magari, non abbiamo mai fatto caso. E, come già ricordato, ci invita a riflettere sul valore da dare al cibo.
Foto tratta da dissapore.com
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