Il presidente di Confagricoltura Sicilia, Ettore Pottino, nel dare atto all’attuale Governo nazionale di aver posto fine a un’ingiustizia che ha creato enormi danni alle aziende agricole, si abbandona a un retro-pensiero: “La leggenda metropolitana che circolava negli anni scorsi, che i vari Governi per avere liquidità ritardavano i pagamenti agli agricoltori tanto leggenda non è…”
Scrive sulla propria pagina Facebook Ettore Pottino, presidente di Confagricoltura Sicilia:
“E’ arrivato il saldo AGEA …mai successo prima. Ma allora la leggenda metropolitana che circolava negli anni scorsi che i vari Governi per avere liquidità ritardavano i pagamenti agli agricoltori tanto leggenda non è…”.
AGEA, per la cronaca, è l’Agenzia dello Stato che effettua i pagamenti in agricoltura. Si tratta, per lo più – almeno per la Sicilia (ma anche per le altre tre Regioni ad Obiettivo Convergenza: Campania, Puglia e Calabria) – di fondi europei del Piano di Sviluppo Rurale (PSR).
I ritardi nei pagamenti riguardano tutta l’Italia. In Sicilia gli effetti negativi sono stati forse maggiori, sia perché i ritardi nei pagamenti ‘viaggiavano’ da due a tre anni, sia perché la nostra Isola è la prima Regione italiana per agricoltura biologica. Chi investe in agricoltura biologica affronta costi fissi e variabili maggiori: ciò significa che i ritardi nei pagamenti possono pregiudicare la stessa vita delle aziende agricole ‘bio’.
raggiungiamo al telefono Ettore Pottino per maggiori informazioni su quanto sta succedendo:
“L’ho scritto – ci dice il presidente di Confagricoltura Sicilia – quest’anno, per la prima volta dopo oltre un decennio, il Governo nazionale sta pagando gli agricoltori rispettano i tempi. Di solito, erogavano l’anticipazione e poi il saldo veniva rinviato all’anno successivo e, in alcuni casi, agli anni successivi. Creando enormi problemi agli agricoltori. Dobbiamo dare a Cesare quel che è di Cesare: con il nuovo Governo nazionale di grillini e leghisti il saldo è stato pagato nello stesso anno”.
Un fatto positivo.
“Assolutamente positivo. A questo punto non so se abbracciare la causa dei grillini o dei leghisti. Scherzi a parte un retro-pensiero c’è”.
Che è quanto ha scritto nella sua pagina Facebook: e cioè che i passati Governi nazionali ritardavano i pagamenti in agricoltura per avere a disposizione liquidità e, magari, pagare altri settori…
“Per l’appunto”.
Lo sa che I Nuovi Vespri questa tesi – e cioè che il Governo nazionale si teneva i soldi degli agricoltori per pagare altro – l’ha scritto più volte? Così, tanto per citare un esempio, a proposito dei ritardi nei pagamenti da parte di AGEA, lo scorso 29 giugno abbiamo scritto:
“Ci sono, indubbiamente, responsabilità degli uffici della Regione. Ma le maggiori responsabilità sono da addebitare ad AGEA, o meglio, al passato Governo nazionale che, con molta probabilità, ha utilizzato i soldi destinati agli agricoltori per effettuare pagamenti in altri settori” (QUI IL NOSTRO ARTICOLO DELLO SCORSO GIUGNO PER ESTESO).
“Ricordo perfettamente i vostri articoli – aggiunge Pottino -. Detto questo, non possiamo che essere contenti”.
Da quando sono cominciati i ritardi nei pagamenti in agricoltura?
“Sono cominciati nel 2008 con il Governo Berlusconi. E sono proseguiti con il Governo Monti, con il Governo Letta, con il Governo Renzi e con il Governo Gentiloni”.
E sono finiti con l’attuale Governo nazionale giallo-verde.
“Almeno fino ad oggi è così. Ci auguriamo di non dovere più subire ritardi nei pagamenti”.
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