L’aforisma, la sentenza, sosteneva Nietzsche, sono le forme dell’eternità. L’aforisma é paragonato dal filosofo tedesco alle figure in rilievo, che, essendo incomplete, richiedono all’osservatore di completare ‘’col pensiero ciò che si staglia davanti’’
‘’E se nessuno ti parla, allora ti tocca pensare. E io non facevo altro, allora. Pensavo tanto che mi faceva male la gola, perché è li che si fermano le tristezze’’.
Stefano Benni, “La grammatica di Dio “
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