Assenze pesanti alla Conferenza di servizi, promossa dal Comune di Palermo, che ha dato il via all’iniziativa… Alla fine, siamo davanti a una Regione siciliana con gravissimi problemi di Bilancio che, però, trova 11 milioni e mezzo di euro per disinquinare un’area che viene continuamente inquinata da veleni trasportati dal noto ondoso. Della serie, ‘cogghiri acqua cu ‘u panaru e ammuttari ‘u fumu cu ‘a stanga’…
“Leggo di un possibile intervento, dell’importo di oltre 11 milioni di euro, per la bonifica dell’ex discarica di Acqua dei Corsari. L’intervento si fonderebbe, soprattutto, su due elementi: analisi del rischio d’inquinamento del sito commissionata dalla Regione siciliana e conferenza dei servizi per l’approvazione del relativo progetto. Sennonché, leggendo le conclusioni cui perviene il geologo incaricato di effettuare le analisi del rischio, lo stesso geologo attribuisce al fenomeno della ‘ingressione delle acque marine’, ovvero delle acqua del mare che si infiltrano nel sito grazie al moto ondoso, il trasporto e il deposito di elementi inquinanti”.
Lo dice Nadia Spallitta, presidente dell’Associazione ‘Palermo Città Futura’.
“Con riferimento alla Conferenza dei servizi convocata dal Comune di Palermo per l’approvazione del progetto di messa in sicurezza del sito – sottolinea sempre Nadia Spallitta -inverosimilmente non hanno preso parte alla riunione: i rappresentanti dell’assessorato dell’Energia e dei Servizi di pubblica utilità, dipartimento Acqua e Rifiuti, i rappresentanti dell’assessorato regionale al Territorio e Ambiente, i rappresentanti del Genio Civile Opere marittime, i rappresentanti della Soprintendenza del mare (“impossibilitata a partecipare per la ristrettezza dei tempi concessi”), i rappresentanti della Capitaneria di Porto (“impossibilitata a partecipare per la ristrettezza dei tempi concessi”), i raprpesentanti dell’ARPA, Agenzia Regionale per la Protezione per l’Ambiente (il Comune ha convocato la Conferenza di servizio l’8 novembre per il 14 novembre), mentre i rappresentanti della Città metropolitana di Palermo che non sono stati nemmeno convocati”.
“La conferenza di servizi caratterizzata dall’assenza di soggetti istituzionali così importanti – chiede Nadia Spallitta – è valida e può approvare un progetto di questa portata? Dal momento che le risultanze del geologo che ha effettuato l’analisi del rischio sembrano collegare lo stesso rischio al fenomeno del moto ondoso marino, siamo sicuri che l’impegnativo intervento di oltre 11 milioni di euro di bonifica del terreno sia quello prioritario e più adeguato?”.
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