Sorpresa questa mattina in alcune vie di Palermo, che si sono allegramente svegliate con i sacchi di plastica pieni di bottiglie di plastica e di altra plastica in bella mostra nelle strade e nei marciapiedi. C’è chi grida al disservizio e al fallimento della raccolta differenziata. E se invece fosse una rivisitazione della Land art in chiave RAP-panormita?
Stamattina, a Palermo, si festeggia la giornata ‘artistica’ della plastica? La domanda è legittima, perché in tante via della città campeggiano sacchi e sacchetti di plastica piedi di bottiglie di plastica e di altra plastica. Insomma, plastica di qua e plastica di là.
Che è successo? Sembra che ieri sera, o stamattina, il ritiro della plastica, previsto dalla raccolta differenziata dei rifiuti non sia avvenuto. Questa, ovviamente, è la spiegazione ‘plastica’ di un fatto che potrebbe dare luogo ad altre interpretazioni più ‘colte’.
Si sa, ad esempio, quanto gli attuali amministratori comunali del capoluogo dell’Isola amino l’arte, anche quella più spinta manifestatasi, ad esempio, con le creazioni di Manifesta, la biennale nomade europea di arte contemporanea. Tanto che stamattina qualcuno si chiedeva: non è che, per caso, si tratta di una realizzazione nella quale gli ‘artisti’ sono proprio gli ignari cittadini?
Volendo, perché no?, si potrebbe trattare di una forma ‘rivisitata’ di Land art, la forma d’arte germogliata negli Stati Uniti alla fine degli anni ’60 del secolo passato, caratterizzata dall’intervento diretto degli artisti negli spazi incontaminati. Il fatto che non vengano utilizzati i contenitori per la plastica e vengano invece posizionati su strade e marciapiedi, direttamente, i sacchetti di plastica contenenti plastica non è forse un sommo esempio di ‘tautologia artistica’?
La novità potrebbe essere rappresentata dal fatto che la plastica, nel caso di Palermo, andrebbe a misurarsi con una realtà contaminata: in una parola, la plastica che libera la plastica, in antitesi con il volgare ‘figurativismo’ dei dipendenti della RAP che, quando capita (ma quando capita?), liberano Palermo dalla munnizza che ristagna nelle strade e nei marciapiedi…
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