L’annuncio in un post su Facebook: “Ci stiamo attivando per promuovere una class action per fare valere i nostri diritti di CITTADINI PALERMITANI contribuenti che non usufruiscono di un servizio decente in materia di raccolta di rifiuti”
A Palermo, in barba alla raccolta differenziata dei rifiuti, ‘a munnizza’ ristagna lungo le strade e sui marciapiedi per giorni e giorni. Già da tempo si parla di una class action per chiedere il rimborso di una parte della TARI, la Tassa per l’immondizia. Ne hanno parlato Nadia Spallitta, i protagonisti dell’Associazione ‘Palermo Città Futura’, dell’Associazione ‘Palermo Indignata’, dell’Associazione Comitati Civici’, dell’Associazione ‘Vivo Civile’, dell’Associazione ‘Amare i Cantieri’ di Francesco Raffa e dell’Associazione ‘UP’.
Ora se ne torna a parlare. Per passare dalle parole ai fatti.
Leggiamo sulla pagina Facebook dell’Associazione Comitati Civici di Palermo:
“Prima che qualche politico rampante e senza scrupoli si intesti la nostra battaglia civica e apartitica, vi comunichiamo che, come promesso, ci stiamo attivando per promuovere una class action per fare valere i nostri diritti di CITTADINI PALERMITANI contribuenti che non usufruiscono di un servizio decente in materia di raccolta di rifiuti”.
l’Associazione Comitati Civici riporta il dell’avvocato Nadia Spallitta, post “che sarà oggetto di approfondimenti e dibattiti pubblici. Vi terremo informati”.
Ecco il post di Nadia Spallitta:
“Alcune indicazioni sulla class action:
a) esiste una class action disciplinata dal codice del consumo che riguarda i produttori di servizi privati rivolta al risarcimento dei danni ed alle restituzioni
b) esiste una class action disciplinata dal dlgs 150/2009 attivabile nei confronti delle pubbliche amministrazioni rivolta a garantire il corretto svolgimento della funzione pubblica e del servizio
Le procedure e le conseguenze sono differenti
Pubblico di seguito gli elementi costitutivi della class action prevista dal Codice del Consumo:
1. COS’E’ UNA CLASS ACTION
E’ un’azione legale, prevista dal codice del consumo a tutela di interessi individuali e collettivi, rivolta all’accertamento della responsabilità e alla condanna al risarcimento dei danni ed alla restituzione di somme, in favore dei consumatori
2. SOGGETTI
Può presentare una class action a mezzo di un legale:
a)ciascun componente della classe di consumatori interessata;
b)associazioni cui il consumatore dà mandato;
c)comitati cui il consumatore partecipa.
3. OGGETTO
L’azione è rivolta ad ottenere una condanna alla restituzione di somme ed al risarcimento dei danni a tutela di diritti omogenei di consumatori finali di un determinato servizio (ad es. smaltimento dei rifiuti) , nei confronti del produttore di quel servizio ( ad es. Rap se si considera ente di diritto privato).
4. MODALITA’ DI ADESIONE
Una volta avviata, a mezzo di un legale, da parte del singolo o di una pluralità di soggetti (come indicato al punto 2) la class action, anche altri soggetti possono aderire anche tramite posta elettronica certificata o fax e senza il ministero di un legale.
5. PROCEDIMENTO
La domanda è proposta con atto di citazione al Tribunale competente . (In questo caso il Tribunale di Palermo ) che decide sull’ammissibilità o meno dell’azione.
6.MEZZI DI PROVA
La domanda deve essere corredata di tutti gli elementi utili ed i documenti probatori ( ad es. fotografie, esposti, pagamenti TARI effettuati etc).
7. PRECLUSIONI
Chi aderisce alla class action non potrà agire poi individualmente.
8 .COSTI
Si tratta di un’azione legale a tutti gli effetti , in relazione alla quale potrà valutarsi un contributo per le spese vive che si sosterranno.
Con un altro post darà indicazioni sulla class action contro la Pubblica Amministrazione”.
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