Sulla carta non ci dovrebbe essere bisogno dell’apporto degli azzurri. Perché il centrosinistra che appoggia l’attuale Amministrazione di Leoluca Orlando dovrebbe avere tra 23 e 25 consiglieri comunali su 40. Ma potrebbero esserci sorprese. E allora…
E’ noto che il Rendiconto 2017 del Comune di Palermo è stato ‘bocciato’ dai Revisori dei conti. Certo, poi ci sono state minacce di denunce, incontri, scontri, sedute a Sala delle Lapidi. Il presidente del Collegio dei revisori, il commercialista Marcello Barbaro, ha cercato di indorare la pillola: ma – almeno da quello che si conosce – le ‘carte’ sono rimaste quelle: l’inchiummata, cioè la ‘bocciatura’, è rimasta. A futura memoria.
Che significa questo? Che per i consiglieri comunali di Palermo approvare il Rendiconto 2017 ‘bocciato’ dai Revisori potrebbe risultare un po’ ‘acitigno’ (un po’ ‘acido’, ovvero possibilmente foriero di conseguenze poco gradevoli).
Sullo sfondo, infatti, si staglia la Corte dei Conti per la Sicilia, che non sta facendo sconti ad alcuno. Il Consiglio comunale può approvare il Rendiconto 2017 con la ‘bocciatura’ dei Revisori, ma non si conoscono le conseguenze, mentre sono noti i problemi del Bilancio del Comune di Palermo.
E allora? Per approvarlo serve il voto di 21 consiglieri sui 40 presenti a Palazzo delle Aquile, sede del Comune di Palermo. Sulla carta i voti ci sono, perché il centrosinistra ha la maggioranza. Sulla carta. Perché poi, quando si deve passare dalle parole ai fatti…
Del resto, se dopo alcune settimane il Rendiconto non è stato approvato dal Consiglio comunale qualche problema ci dovrebbe essere. Altrimenti perché perdere tutto questo tempo?
Proviamo, adesso, ad ipotizzare quello che potrebbe succedere.
Primo scenario. La maggioranza di centrosinistra si compatta e approva il Rendiconto con 23-25 voti su 40.
Secondo scenario. Non ci sono i 21 consiglieri comunali disponibili a votare il Rendiconto 2017. A questo punto si potrebbe tentare la seconda convocazione del Consiglio comunale, quando in Aula basta la presenza di 16 consiglieri comunali per andare avanti con i lavori. Se favorevoli, ad esempio, dovessero essere in nove, l’atto potrebbe essere approvato.
In Aula – lo ribadiamo – dovrebbero essere almeno in sedici. Nove dovrebbero essere della maggioranza e sette dell’opposizione. Il ruolo di questi ultimi sarebbe decisivo: anche votando “No” al Rendiconto garantirebbero all’Aula – e quindi al sindaco Orlando, che è interessato all’approvazione dell’atto – la regolarità della votazione.
Finirà così? Non lo sappiamo. Quello che sappiamo è che la situazione economica e finanziaria del Comune di Palermo è difficile, se non critica. E che una volta approvato il Rendiconto 2017, il Bilancio di previsione 2018 – che di fatto sarebbe un Rendiconto (o Consuntivo) 2018, visto che siamo arrivati a fine ottobre – presenterebbe, inevitabilmente, tutte le difficoltà riscontrate nel Rendiconto.
Ma noi siamo già avanti. Sappiamo che giovedì prossimo si riunirà il Consiglio comunale. Si troveranno i 23-25 consiglieri comunali di maggioranza per approvare il Rendiconto? Le perplessità, tra i consiglieri comunali di maggioranza, non mancano.
Va da sé che, se nel centrosinistra dovessero emergere dei “dubbi”, i consiglieri comunali di questo schieramento non si dovrebbero presentare in Aula. Perché un’astensione, di fatto, sarebbe un atto di sfiducia all’attuale Amministrazione comunale.
Insomma, se nel centrosinistra spunteranno consiglieri comunali che non vogliono approvare il Rendiconto 2017, questi ultimi non dovrebbero presentarsi in Aula.
Se le cose dovessero andare così, ebbene, una parte dell’opposizione, d’accordo con l’Amministrazione comunale, si dovrebbe presentare a Sala d’Ercole, quanto meno per garantire il numero legale in seconda chiamata.
Vabbé, non è difficile ‘indovinare’ chi, dall’opposizione, si dovrebbe ‘sputtanare’…
Si parla di incontri tra il sindaco Orlando e Gianfranco Miccichè, coordinatore di Forza Italia in Sicilia e presidente del Parlamento siciliano. Arriverebbe da lì, eventualmente, il sostegno all’Amministrazione comunale? La ‘pasta con le sarde’, è noto, è un piatto che non è mai tramontato nell’immaginario ‘gastronomico’ degli azzurri palermitani…
Si dice, inoltre, che sulla vicenda del Rendiconto, oltre che la Ragioneria generale, sia intervenuta, con un parere tecnico, anche la Segreteria generale. Vero? Falso? Fatto sta che si parla di una sorta di riscrittura del Rendiconto 2017.
La confusione è tanta. Sia tra la maggioranza, sia tra le opposizioni. I grillini, che sembrano intenzionati a fare opposizione, hanno annunciato un esposto. A chi? All’inizio sembrava alla magistratura ordinaria. Poi è stato chiarito che l’indirizzo è quello della Corte dei Conti. Si vedrà.
Forse una delle poche che ha le idee chiare è la consigliera comunale Sabrina Figuccia:
“L’attuale Amministrazione comunale è al capolinea. pensano di risolvere i problemi approvando il Rendiconto 2017? Si sbagliano. Poi arriverebbero i debiti fuori Bilancio. E poi i disallineamenti tra Comune e società partecipate dello stesso Comune. AMAT in testa. Problemi enormi, credetemi. Meglio chiudere qua quest’esperienza fallimentare. Non è più il tempo della ‘pasta con le sarde’. Meglio andare tutti a casa e ricominciare da capo”.
Foto tratta da palermotoday.it
AVVISO AI NOSTRI LETTORI
Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.-La redazione
Effettua una donazione con paypal