Ce lo chiediamo perché alla notizia del dimezzamento della manovra disposto unilateralmente dal Governo regionale (non più 2 miliardi di euro, ma meno della metà) si vocifera di un tentativo di aggirare, con una gran furbata contabile, le raccomandazioni-prescrizioni della Corte dei Conti…
Non abbiamo ancora letto i documenti finanziari sulla manovra economica e finanziaria 2019 della Regione siciliana. Ma dalle voci che raccogliamo qua e là abbiamo la sensazione che le cose, con la legge regionale di stabilità 2019, potrebbero mettersi male. In pratica, da quello che si sussurra, l’attuale Governo regionale – non abbiamo ancora capito con quale maggioranza nel Parlamento dell’Isola – si appresterebbe ad aggirare le raccomandazioni-prescrizioni della Corte dei Conti.
Se la memoria non ci inganna, in occasione della ‘parifica’ del Bilancio consuntivo 2017 c’è stata un po’ di ‘maretta’ tra i giudici contabili. Non c’era, insomma, molta concordia nel giudizio. Alla fine si è arrivati a un mezzo compromesso: il consuntivo 2017 sarebbe stato ‘parificato’ (cioè approvato) dalla magistratura contabile; il Governo, però, si sarebbe impegnato, entro l’anno, a dare una ‘sistematina’ ai conti, con riferimento ai residui attivi, cioè alle entrate, in parte fantasiose.
Senza voler scendere nei particolari, il presidente della Regione, Nello Musumeci, e l’assessore all’Economia, Gaetano Armao, dopo averci riflettuto tutta l’estate, avrebbero pensato bene che il mezzo accordo con la Corte dei Conti dovrebbe essere rivisto.
Intanto – così ci hanno riferito e così abbiamo letto qua e là – gli attuali governanti non sarebbero più d’accordo sulla cifra della manovra, che non sarebbe più di 2 miliardi, ma un po’ meno della metà. Certo, se tale osservazione fosse stata fatta la scorsa primavera, all’atto della ‘parifica’ del consuntivo 2017, sarebbe stato più giusto. ‘Acchiappare’ la ‘parifica’ e poi cambiare le carte in tavola non è il massimo!
Certo, c’è il fatto che il consuntivo 2017, alla fine, è il frutto del vecchio Governo. Passi. Ma la cosa che ci lascia perplessi è un’indiscrezione che a noi sembra molto azzardata: e cioè il tentativo – così si sussurra – di ‘spalmare’ in tre anni una manovra che, rispetto agli accordi, è già più che dimezzata.
Si sussurra che la manovra sarebbe di 850-900 milioni di euro e che sarebbe così congegnata: una cifra irrisoria nel 2019, una cifra altrettanto irrisoria nel 2020 e il resto della somma – cioè quasi tutta la manovra – nel 2021!
In pratica, da una manovra di ‘ripulitura’ dei residui attivi di circa 2 miliardi di euro (leggere entrate fittizie che nei conti della Regione non dovrebbero più esistere, sia perché ad eliminare i residui attivi hanno già pensato il passato Governo e la passata Assemblea regionale siciliana, tra dubbi e polemiche, come potete leggere in calce a questo articolo; sia perché la riforma della contabilità pubblica dovrebbe avere eliminato i residui attivi), con questa furbata, per i prossimi due anni, nel Bilancio della Regione, resterebbe tutto tale e quale!
Sarà così? Siamo proprio curiosi di leggere le ‘carte’ della manovra 2019 della Regione…
AVVISO AI NOSTRI LETTORI
Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.-La redazione
Effettua una donazione con paypal