Il presidente del centro studi ‘Andrea Finocchiaro Aprile’ diffonde una nota nella quale ricorda la valenza dello Statuto siciliano. Proprio nel giorno in cui il centrodestra, con la solita logica spartitoria, probabilmente, affiderà la guida dell’importante commissione parlamentare ad una esponente di Fratelli d’Italia. La pecora al lupo…
“In questi giorni – e da piu’ parti – si riscontrano iniziative rivolte a portare avanti una politica antisiciliana e filo-nordista, nonché tutta una serie di iniziative anti-autonomiste, miranti a svuotare di contenuti e di “ruolo” lo stesso Statuto speciale della Regione siciliana. Contro tali manovre intendono opporsi gli indipendentisti del centro studi Andrea Finocchiaro Aprile”.
Lo scrive in una nota Pippo Scianò, presidente dell’AFA, storico ed indipendentista di lungo corso che, di recente, ha pubblicato un interessantissimo libro intitolato “… e nel mese di maggio del 1860 la Sicilia diventò “colonia”!. Qui potete vedere la video intervista dove parla del libro.
L’intervento di Scianò non è casuale: oggi dovrebbe essere eletto il presidente della Commissione Statuto dell’Ars. E, a quanto pare, a vincere saranno le solite logiche spartitorie. In pole position, come vi diciamo qui, Elvira Amata di Fratelli d’Italia, che non brilla per preparazione nel merito ed è anche esponente di un partito che, per dna, non può rappresentare la Sicilia e le sue istanze autonomistiche. Come affidare la pecora al lupo.
Anche se il presidente del centro studi AFA non lo dice chiaramente e suggerisce tante ipotesi (non ne mancano in tema di tradimento dello Statuto), il riferimento è ovvio:
“La condizione Coloniale non è più tollerabile. A tal proposito si sottolinea anche che proprio lo Statuto Speciale Siciliano è l’erede legittimo della COSTITUZIONE SICILIANA APPROVATA dallo Stato Siciliano (guidato da Ruggero Settimo).
“COSTITUZIONE”, (approvata dal Parlamento Siciliano in data 10 Luglio 1848 e della quale in questi giorni ricorre il 170° anniversario) che fu la più moderna, la più progressista e la più “avanzata” dell’Italia dell’epoca e dell’Europa del XIX secolo. Ed ovviamente delle tante Costituzioni intervenute successivamente…
Ricordiamo che il Parlamento Siciliano respinse sdegnosamente ed aprioristicamente ogni proposta “unitaria” o “annessionista”. Si ipotizzavano tuttavia eventuali “CONFEDERAZIONI” fra gli stati ITALIANI a loro volta Indipendenti. Si assicurava pari dignità con gli altri Stati, ma restavano ferme la Indipendenza e la sovranità dello STATO SICILIANO.
Il Centro Studi “AFA” sottolinea, – altresì a scanso di equivoci, – che il Regno delle Due Sicilie ed il Regno di Sicilia del 1848 rimanevano ed erano riconosciuti come gli “STATI” più moderni e più civili fra gli altri Stati e staterelli Italiani pre-unitari (Regno Sabaudo compreso).
Non meritavamo pertanto di diventare colonie “interne” e di “fatto” dello Stato Sabaudo. Cosa, questa, avvenuta come ben sappiamo dal 1860 al 1946. E, successivamente, continuata in quanto colonia di fatto della Repubblica Italiana sopravvenuta dal 2 Giugno 1946, appunto.
Questa ultima precisazione vuole essere un invito a tutti i Popoli del soppresso Regno delle Due Sicilie di lottare assieme per la rinascita del glorioso SUD spezzando le catene del COLONIALISMO”.
A N T U D U!
Palermu, 17 Giugnettu (Luglio) 2018
Il Coordinatore del Centro studi A.F.A.
(Giuseppe Scianò)
Il vice Presidente F.F.
(Giacomo Gibellina)
“SÌ ALLA SICILIA!
NO ALLA MAFIA!”
CENTRO STUDI “ANDREA FINOCCHIARO APRILE”
… e nel mese di maggio del 1860 la Sicilia diventò “colonia”!
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