No al referendum consultivo per inserire l’insularità periferica e handicappata nello Statuto

3 aprile 2018

Noi Siciliani, per natura e geopolitica, non siamo periferici, né handicappati. Lo Statuto del 1946 va riformato semmai nel suo Art.1, che sancisce ormai la dipendenza neocoloniale della Sicilia da questo Stato italiano, negando l’esistenza stessa di un popolo siciliano

da Mario Di Mauro
de La Comunità Siciliana “TerraeLiberAzione”
riceviamo e pubblichiamo

La domanda è questa: “Volete voi che la Regione Siciliana intraprenda le iniziative istituzionali necessarie al riconoscimento del grave e permanente svantaggio derivante dall’insularità mediante l’inserimento di detto principio nello Statuto in coerenza con l’art. 174, terzo comma, del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea?”. Lo propongono i nostri amici dell’Unione dei Siciliani (Gaetano Armao, Rino Piscitello…). Ne comprendiamo le ragioni – sia politiche che di “visibilità” -. Non ci dispiace che si apra un dibattito sulla questione, ma – da indipendentisti storici – non ne condividiamo le premesse, ancor più dell’obiettivo.

Noi Siciliani, per natura e geopolitica, non siamo periferici, né handicappati! Il “Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea” può essere “scomodato” per ben altre Ragioni e lo “Statuto” del 1946 va riformato semmai nel suo Art.1, che sancisce ormai la dipendenza neocoloniale della Sicilia da questo Stato italiano, negando l’esistenza stessa di un POPOLO SICILIANO.

La Sicilia del Secolo XXI è un sofisticato “Arcipelago Gulag” in cui “la menzogna è diventata non solo una categoria morale, ma un pilastro dello Stato”. (Solzhenitsyn). E “chi si fida delle etichette è perso!”. (Lenin).

Se “paghiamo cara” la nostra insularità mediterranea – al Centro di un Mondo! – non è colpa della Geografia, ma solo di uno Spettacolo neocoloniale alimentato anche dalla nostra Alienazione mentale, politica e culturale. Dalla “nostra” ignoranza geostorica e geopolitica.

Un esempio: le “tariffe aeree” vanno negoziate, con Forza, con o senza ENAC, con le compagnie aeree. A prescindere: per i 4 aeroporti siciliani è di vitale urgenza coordinarsi e stabilire insieme più collegamenti internazionali “point to point”, bypassando gli hub tricolorati e colonialisti di Fiumicino e Malpensa: che ci tagliano le Ali. Non basta, ma sarebbe già qualcosa.

Altro che svendita all’asta global degli aeroporti di Catania-Fontanarossa & Comiso (per sanare i debiti di CamCom torbide, parassitarie e squattrinate)!

E serve una normale Compagnia aerea siciliana al servizio dello sviluppo del sistema-Sicilia nel Mondo del Secolo XXI. Le sole compagnie del sud-est asiatico hanno in ordinazione a Tolosa ben 300 Airbus A321 Neo: aerei di “piccole dimensioni” ma con autonomie di viaggio senza scalo sulle rotte fino a 8 ore…

In Sicilia ne basterebbe una dozzina per decollare sulle nostre Ali, da questo Cielo popolato di droni militari, compagnie straniere e “santi che non funzionano”!

Il riconoscimento della “specificità insulare” (art. 158 del Trattato istitutivo della Comunità Europea) era inscritto nella logica del principio di coesione. La questione fu sollevata da TerraeLiberAzione e l’Altra Sicilia-Bruxelles negli anni Novanta: non rispose nessuno! E si proponeva una semplice deroga fondata sul “principio di eguaglianza sostanziale”, nessun “privilegio”, considerato realisticamente il baricentro franco-tedesco della futura UE (cfr. anche in interventi di M. Di Mauro ai convegni di Cagliari e Ajaccio dei movimenti indipendentisti delle Isole del Mediterraneo- 1992/93).

Con il deragliamento del Trattato Costituzionale – ma anche del “Processo di Barcellona” sull’Area di libero scambio euromediterranea – la tematica trasmigra nel Trattato di Lisbona (Articolo 174). Ma il riproporla oggi è “fuori tempo massimo”, non meno dell’Obiettivo 1.

Quella che poteva essere – nel 1992 – una “leva per sfangarla” è ormai elemosina da “riserva indiana”. E’ NO! Il “sicilianismo vittimistico” non ci serve. U SICILIANU NOVU cammina addhitta nel Secolo XXI: non deve chiedere nulla, deve FARE. Senza alibi.

Foto tratta da meteoweb.eu

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti