Virginia Raggi cancella le vie intitolate ai sostenitori delle leggi razziali. Coro di elogi. Arriverà il giorno in cui qualcuno si occuperà di cancellare dalla toponomastica le nostre strade della vergogna? Non hanno nulla a che fare con le leggi razziali, ma evocano misfatti altrettanto drammatici e offensivi per la dignità dei siciliani e di tutti i meridionali
Per la prima volta i giornaloni italiani stanno usando i guanti gialli nei confronti della sindaca di Roma, Virginia Raggi. Le tributano onore per la decisione di cancellare dalla toponomastica della capitale quelle vie dedicate agli scienziati che, sotto il regime fascista, sottoscrissero le leggi razziali di cui quest’anno ricorre l’ottantesimo anniversario. Sono state già avviate dal Campidoglio tutte le procedure e le verifiche necessarie ad effettuare il cambio di denominazione. Obiettivo del Comune è procedere al cambio entro quest’anno. Nel mirino, ad esempio, ci sono largo Nicola Pende, via e largo Arturo Donaggio, via Edoardo Zavattari e altre strade “della vergogna”.
Una buona notizia, va da sè, per la comunità ebraica e non solo. Indiscutibile la portata di una iniziativa che ha un profondo significato etico, culturale e politico.
Detto questo ci chiediamo se mai in Sicilia assisteremo a prese di posizioni come quella della Raggi per Roma con il corollario di applausi della carta stampata.
Ovviamente ci riferiamo alle nostre strade della vergogna che non hanno nulla a che fare con le leggi razziali, ma che evocano misfatti altrettanto drammatici e offensivi per la dignità dei siciliani e di tutti i meridionali.
Parliamo delle tante vie intitolate agli assassini del Risorgimento. Anzi, come abbiamo già avuto modo di dirvi, non ci riferiamo soltanto a quei personaggi storici immeritevoli di essere ricordati in assoluto, quali Enrico Cialdini, il generale piemontese, il macellaio dell’assedio di Gaeta, o Nino Bixio, macellaio garibaldino a Bronte, ma anche a Francesco Crispi e altri personaggi che ai meridionali hanno solo portato disgrazie e offesa e di cui potete leggere:
Toponomastica: liberare il Sud dai falsi Padri della Patria del Risorgimento
Speriamo, insomma, che in Sicilia come nel resto del Sud ci siano tanti sindaci pronti – come la Raggi a Roma- pronti a cancellare la vergogna dalle nostre strade.
E che ci sia una stampa sensibile anche alle sofferenze inflitte ai meridionali e i cui autori non possono essere celebrati da strade a loro dedicate.
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