Ricordiamo all’attuale governatore quali sono le previsioni dello Statuto per aiutarlo ad applicarlo in maniera corretta e completa. Sempre che siano davvero queste le sue intenzioni e sempre che i suoi alleati siano d’accordo…
“Quella che chiediamo è la piena attuazione dello Statuto”. Così parlò il Presidente della Regione, Nello Musumeci, nell’aula dell’Assemblea Regionale siciliana. Parole che suonano come musica dopo anni di governi ascari che, pur di non dispiacere le segreterie romane, dell’Autonomia e dello Statuto hanno fatto carta straccia presentando conti salatissimi a tutti i siciliani.
Ma alle parole seguiranno i fatti? Come farà Musumeci a fare valere la voce della Sicilia quando il suo governo si regge su una alleanza con Forza Italia, partito (nomen omen) che non muove un passo se non è autorizzato dalla segreteria nazionale e che punta al governo del Paese in alleanza col PD? Quando Forza Italia è stata al governo della Sicilia non ha fatto nulla per fare valere le prerogative statutarie. Il PD si è spinto oltre. Con Crocetta e Baccei (e i famigerati accordi con lo Stato) ha pesantemente compromesso parti finanziarie dello Statuto pensate per il benessere dei siciliani.
E’ presto per dire se Musumeci avrà il coraggio di battersi per i siciliani?
Certo è che, come vi abbiamo detto qui, il primo passo è stato deludente. Ci riferiamo alla partecipazione dell’assessore, Marco Falcone, alla riunione del Consiglio dei Ministri che ha approvato un decreto legislativo di attuazione dello Statuto in materia di IVA ( alias lo Stato fagocita gran parte di questa imposta che per Statuto spetta ai siciliani). I fatti raccontano che non si è opposto, nemmeno per forma.
Non solo. Quando si parla di applicazione dello Statuto non si può parlare solo di previsioni finanziarie come sembra stia facendo Musumeci. Che pure non ha mancato di citare Piersanti Mattarella, colui il quale anche dinnanzi al Presidente della Repubblica di allora (Sandro Pertini) non ebbe timore di definirsi “geloso custode dell’Autonomia siciliana”.
Lo Statuto va applicato nella sua interezza. Solo così la Sicilia può ambire ad una dignità istituzionale che le consentirà di esprimere tutte le potenzialità della sua Autonomia Speciale.
Nell’attesa che alle parole seguano i fatti, ci permettiamo di fornire un po’ di materiale al Presidente Musumeci, attingendo da quello che sarebbe stato il programma di governo di Franco Busalacchi (editore di questo blog).
In questa prima parte abbiamo ricordato al governatore siciliano il tema dell’Alta Corte. Senza la quale non ci potrà mai essere un equo confronto con lo Stato.
Adesso parliamo della piena attribuzione delle funzioni del Presidente della Regione. Che sono le seguenti:
A)Il Presidente della regione come rappresentante dello stato in Sicilia.
Oltre che rappresentare la Regione ed esserne la guida politica,il Presidente della Regione rappresenta in Sicilia anche il governo dello Stato; è esso stesso organo dello Stato,il più alto organo dello Stato, con rappresentanza generale del governo nazionale nell’Isola. Che cosa significa? Che in Sicilia lo Stato è il Presidente della Regione . E’ chiaro? Altro che venire in Sicilia a stipulare patti e
patticeddi con questo e con quello, a fare vetrina! Certi Presidenti del Consiglio somigliano ai tanti luminari della medicina che ogni tanto calano in Sicilia per fare visite salvifiche, taumaturgiche e soprattutto costosissime, pagate in nero ai tanti gonzi che abboccano. Tutti gli uffici pubblici statali che svolgono funzioni statali residue ed insignificanti non comprese nelle competenze regionali passeranno immediatamente sotto le dipendenze della Regione, Presidente, Giunta e assessori; i loro impiegati risponderanno al Presidente della Regione in quanto delegato dallo Stato; la Presidenza del consiglio, Ministeri e Organi statali in genere interloquiranno esclusivamente con il Presidente della Regione e con gli Assessori.
B) L’ordine pubblico in Sicilia
Il Presidente della Regione provvede al mantenimento dell’ordine pubblico in Sicilia a mezzo della polizia dello Stato che è alle sue dipendenze funzionali.
La piena attuazione dello Statuto
Che significa in concreto, nella vita di tutti i giorni e nel nostro futuro dare piena attuazione allo Statuto?
Ecco alcuni esempi
La potestà di difendere i nostri prodotti. Nessun prodotto non siciliano potrà entrare in concorrenza con i nostro perché lo Statuto ci autorizza e quindi ci impegna a sostenere davanti a chiunque e in tutte le sedi le nostre produzioni. A scovare, con l’ausilio delle forze dell’ordine, i veleni negli alimenti d’importazione, e a contrastare la concorrenza sleale delle produzioni sottocosto che mirano a distruggere la nostra economia e le nostre tutele dei lavoratori.
La competenza esclusiva in materia di istruzione elementare: comporta la competenza a formulare i programmi scolastici inserendo lo studio del patrimonio linguistico siciliano e della storia della Sicilia nelle attività curriculari e nella gestione del personale tutto della scuola primaria. Nessun docente che lavori in Sicilia potrà essere deportato altrove.
La potestà di assicurare la nostra vita e la nostra salute con nostre compagnie con polizze a costi politici.
La potestà di assicurare in ambito regionale i nostri mezzi di trasporto a prezzi competitivi rispetto al cartello monopolistico delle compagnie nazionali.
continua…
Applicazione dello Statuto 1/Presidente Musumeci si ricorda dell’Alta Corte?
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